Il ricordo di una delle più terribili tragedie dell'immigrazione, 368 migranti morti - quelli accertati - in una naufragio a poche centinaia di metri dalla costa lampedusana il 3 ottobre 2013, è la base per far comprendere ai giovani il tema dell'immigrazione, in un appuntamento di 4 giorni per il progetto "L'Europa inizia a Lampedusa" cui partecipano il presidente del Senato Piero Grasso e il ministro dell'istruzione Valeria Fedeli. E i circa 200 studenti, italiani ma anche di Spagna, Malta, Austria, Francia, nel tam tam che ha riportato la notizia sull'isola, hanno constato in prima persona ciò che spesso leggono sulle cronache: una barchetta con sette tunisini è approdata al molo Favaloro proprio mentre stava parlando il ministro. E nelle stesse ore, davanti alla Libia, le navi della Marina e della Guardia Costiera italiana, hanno salvato circa 800 persone, salpate dalla Libia su gommoni e barconi. Segno che la rotta del Mediterraneo centrale è tutt'altro che chiusa "Lampedusa è un luogo dove si è fatta la storia del fenomeno della immigrazione. Ciò che accade qui è l'immagine di quello che sarà nel resto dell'Europa.
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Lampedusa è quindi un esempio, un modello da imitare e da seguire", ha detto Grasso. "Vogliamo più Europa a Lampedusa. Bisogna capire iniziando dalle scuole il fenomeno migratorio. Bisogna imparare ad accogliere comprendendo tutto, soprattutto i pericoli che corrono coloro i quali cercano di fuggire da guerre e da situazioni molto gravi. Io penso che dobbiamo salvare le vite. Dobbiamo capire il grande sacrificio che fanno per fuggire", ha rimarcato il ministro Fedeli. Il sindaco delle Pelagie, Totò Martello, ha detto: "Sono dell'avviso che sia giunto il momento di unirsi, di non fare più polemiche inutili e che servono solo a creare un panico che non deve esistere. Lampedusa rimane un luogo dove l'integrazione, l'accoglienza e la fratellanza sono delle priorità". Grasso e Fedeli hanno anche inaugurato il museo archeologico che era stato aperto solo per qualche mese. "Stiamo interagendo con la soprintendenza di Agrigento - ha spiegato Martello - Tutti i reperti che da anni sono custoditi negli scantinati della soprintendenza e che riguardano la storia delle nostre isole torneranno qui e potranno essere messi a disposizione dei visitatori".
Nel museo vi è una sezione dedicata alla immigrazione con pannelli che ritraggono migranti al loro arrivo sull'isola. L'appuntamento per gli studenti, cominciato sabato scorso, ha previsto workshop, incontri, faccia a faccia con migranti e superstiti, esperti e addetti ai lavori, in occasione delle commemorazioni per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. "L'Europa inizia a Lampedusa" è un progetto promosso dal ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca in collaborazione con il Comitato 3 ottobre. È reso possibile grazie all'impegno del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) gestito dal Ministero dell'Interno. Le ragazze e i ragazzi giutni a Lampedusa frequentano l'ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado e provengono da 35 istituti italiani e da 4 istituti di altri paesi europei.
Con loro anche 40 ragazzi dell'isola e una rappresentante della European agency for special needs and inclusive education. I sette tunisini giunti sull'isola in serata sono stati accompagnati nell'hot spot da dove prorpio oggi sono stati trasferiti a bordo della nave di Frontex, "Olympic Commander", altri 420 nordafricani. Per il trasferimento sulla nave, rimasta in rada, sono state utilizzate motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza.
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