Il figlio, alla fine del percorso
di studio e dopo gli esami di scuola media, ha ottenuto dalla
commissione un ottimo. Non abbastanza per i genitori, una coppia
di Canicattì, nell'agrigentino, che ha presentato un ricorso al
Tar di Palermo. La coppia ha chiesto ai giudici di annullare il
verbale dei giudizi sulle prove di esame della scuola Giovanni
Verga e consentire al figlio di ottenere un più meritato
eccellente: dieci su dieci. Ma il ricorso è stato respinto e
loro condannati a pagare le spese legali. "Come noto, la scuola,
nel valutare la preparazione degli alunni, non applica scienze
esatte che conducono ad un risultato certo ed univoco, come si
verifica ad esempio nei casi di accertamento dell'altezza di un
determinato candidato o del grado alcolico di una determinata
sostanza, - scrivono i giudici nella sentenza - ma formula un
giudizio tecnico connotato da un fisiologico margine di
opinabilità, per sconfessare il quale non è sufficiente
evidenziare la mera non condivisibilità del giudizio".
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