Ha fatto la campagna
elettorale senza potere metterci la faccia. E' stata la
candidata senza volto, che ha dovuto tenere nascosto perché
testimone di giustizia nella terra dell'ultimo padrino di mafia
latitante, Matteo Messina Denaro. Eppure nel collegio
uninominale di Marsala, dove era candidata per il M5s, Piera
Aiello non ha vinto: ha stravinto con oltre il 51 per cento
distaccando di 20 punti Tiziana Pugliese di Forza Italia e
l'uscente Pamela Orrù del centro sinistra ferma al 13,5.
Fino all'ultima uscita pubblica Piera Aiello era
inavvicinabile: attorno a lei il servizio di sicurezza aveva
alzato un muro invalicabile. Ha vissuto così per 26 anni,
immersa nell'anonimato in una località segreta. Ora potrà
mostrarsi in Parlamento ma con tutte le cautele del caso.
La storia di Piera Aiello, vedova del figlio di un boss e
cognata della collaboratrice Rita Atria morta suicida, è quella
di una donna che si è ribellata alla mafia denunciandone
traffici, affari e delitti.
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