Negli scavi di
contrada Cifali, ai piedi dei colli iblei, sono state trovate
tracce di strutture termali, probabilmente collegate a una villa
romana, o a una "statio" del III secolo dopo Cristo. Gli scavi,
diretti dal professor Alexander Evers e da Antonino Facella e
finanziati dall'Università Loyola di Chicago, hanno subito un
duro colpo: i tombaroli stanotte hanno distrutto a picconate un
piccolo calidarium che era stato ritrovato intatto, con le
pareti in cocciopesto integre, così come i tubuli da cui passa
l'acqua.
L'oggetto è stato del tutto distrutto, forse nella speranza
di trovare qualcosa all'interno dei tubi, insieme a parti di
strutture murarie emerse dagli scavi. Questa mattina la
responsabile Beba Minniti ha presentato denuncia in questura a
Ragusa. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia
scientifica.
I ritrovamenti testimoniano la presenza di una comunità di
epoca romana (e forse precedente) nella zona dove si trovava
l'antica sorgente di Cifali.
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