Il procuratore
aggiunto di Agrigento Salvatore Vella ha interrogato, insieme
agli investigatori della squadra mobile, i tre superstiti del
naufragio avvenuto all'alba di sabato tra le coste dell'Italia e
della Libia per ricostruire le cause della tragedia, che avrebbe
causato 117 morti, ed individuare eventuali responsabilità. Il
magistrato, che ha sentito i tre giovani subsahariani sull'isola
di Lampedusa dove sono stati trasferiti dopo essere stati tratti
in salvo, sta adesso valutando, insieme alla collega Cecilia
Bavarelli e al procuratore Luigi Patronaggio, quale ipotesi di
reato formulare. Il fascicolo è contro ignoti; potrebbero venire
formulate le ipotesi di omicidio volontario plurimo oppure
omicidio colposo plurimo, oltre al favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina.
I naufraghi hanno confermato che sull'imbarcazione erano in
tutto 120. Fra loro anche tre bambini di cui uno di pochi mesi,
annegato insieme alla madre.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA