Week-end di studi, visite e premiazioni tra Palermo e Castelbuono con una serie di attività a cura dell'Istituto Italiano Castelli, una onlus a carattere scientifico fondata nel 1964 a Milano da Piero Gazzola. Venerdì 25 e sabato 26 la Sicilia e l'Istituto Italiano Castelli celebrano la storia del patrimonio fortificato italiano, secondo solo a quello religioso per qualità ed importanza, studiando il territorio e la dinastia dei Ventimiglia. Protagonisti saranno i giovani laureati italiani che si sono cimentati in tesi di restauro di architetture spesso non valorizzate. Si parte venerdì pomeriggio dal Palazzo Ajutamicristo a Palermo, sede della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali, ospita la prima parte di un simposio di studi sulla famiglia Ventimiglia e sul loro contemporaneo impegno per valorizzare il patrimonio dei castelli a cui partecipano - tra gli altri - il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il soprintendente Lina Bellanca e il presidente dell'Istituto Italiano Castelli, Fabio Pignatelli della Leonessa, insieme con la vicepresidente nazionale, la siciliana Michaela Stagno D'Alcontres Marullo ed il presidente della sezione siciliana Francesco Cultrera di Montesano. Sabato 26 ottobre dalle 10 alle 18, il simposio curato da Fulvia Caffo, già sovrintendente di Catania e presidente del consiglio scientifico dell'Istituto Italiano Castelli - sezione Sicilia - e dal prof. Giuseppe Ingaglio, si sposta a Castelbuono, al Castello dei Ventimiglia dove le sessioni s'incentrano sull'operato dei Ventimiglia nella città demaniale di Cefalù e nella contea di Geraci tra strategie urbane, committenze architettoniche ed artistiche senza dimenticare i legami matrimoniali tra i Chiaromonte e i Ventimiglia.
Partecipano: Maria Enza Puccia e Laura Barreca, presidente e direttore del Museo Civico di Castelbuono, Mario Cicero, sindaco di Castelbuono, e don Alduino Ventimiglia di Monteforte Lascaris. Alle ore 15 saranno premiati i giovani laureati italiani nominati vincitori del XXII Premio di Laurea sulle Architetture fortificate, diramato con un bando nelle università italiane a cui si sono candidate 23 tesi di laurea nelle discipline ammesse a concorso. I vincitori ricevono una borsa di studio in denaro offerta dall'Istituto Italiano Castelli e una tessera associativa alla onlus per cimentarsi immediatamente nello studio e nella salvaguardia delle architetture fortificate italiane. Vincitori assoluti a pari merito Silvia Pallaoro e Irene Musa, secondo premio a Marco Barzanti, Margherita Masi, Marta Ronzoni. Terzo premio a Valentina Macca.
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