/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Giornata memoria: la cacciata degli studenti ebrei a Palermo

Giornata memoria: la cacciata degli studenti ebrei a Palermo

L'Università recupera negli archivi le loro storie

PALERMO, 22 gennaio 2020, 16:57

Redazione ANSA

ANSACheck

. - RIPRODUZIONE RISERVATA

. - RIPRODUZIONE RISERVATA
. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Era dura la vita degli studenti ebrei stranieri che studiavano nell'Università di Palermo durante il fascismo negli anni delle persecuzioni razziali.
    Alcuni furono espulsi, altri tentarono di sfuggire alle persecuzioni, almeno tre furono uccisi tra eccidi e campi di sterminio. Quella pagina di storia e di orrori viene ora riaperta dalla stessa Università che ha ritrovato negli archivi carte, documenti, libretti, schede, relazioni. Le tracce di vite bruciate finiranno in una mostra e saranno ricordate in una lapide, due momenti delle iniziative promosse dall'Ateneo per la Giornata della memoria. Il 26 e 27 gennaio incontri, rappresentazioni teatrali, conferenze daranno vita a un calendario di eventi presentato dal rettore Fabrizio Micari.
    L'Università di Palermo fu un caposaldo del razzismo. Con le leggi del 1938 cinque professori, tra cui il premio Nobel per la fisica Emilio Segrè, vennero cacciati. Lo annunciava con grande compiacimento l'allora rettore Giuseppe Maggiore, teorico del razzismo, nella relazione per l'apertura dell'anno accademico 1938-39. Nella "grande ora che passa", diceva, "l'Università non può essere apolitica" e le misure antisemitiche "non rappresentano una persecuzione, ma attuano una campagna di energica profilassi nazionale".
    Tra il 1923 e il 1938 erano 60 gli ebrei stranieri che studiavano a Palermo. La gran parte veniva dalla Polonia e dalla Romania e seguiva i corsi di medicina. Quasi tutti si laurearono ma per tre il destino fu fatale. Josef Lewsztein, fuggito da Palermo, venne catturato e ucciso nell'eccidio di Forlì (il suo caso ricostruito da Alessandro Hoffmann è diventato un testo teatrale che sarà messo in scena il 27 gennaio). Chiaia Chasis, diventata medico, morì in un lager nazista. La sua famiglia venne sterminata, solo il fratello pure laureato a Palermo si salvò. Un altro medico ebreo polacco, Ignazio Fruchter, morì in un campo di sterminio. "Ma di molti altri si sono perse le tracce", ha detto Alessandro Hoffman che con altri due docenti, Matteo Di Figlia e Mario Varvaro, il 27 gennaio interverrà a un seminario. Sul tema delle persecuzioni razziali anche il museo Salinas ospiterà un'altra mostra.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza