Il libro di Michele Cuppone "Caravaggio. La Natività di Palermo. Nascita e scomparsa di un capolavoro", Campisano Editore, domani 30 gennaio alle 18 sarà presentato all'Oratorio di San Lorenzo di Palermo, da dove il capolavoro fu rubato nel 1969. Cuppone è un ricercatore e profondo studioso dell'opera del pittore, che da lungo tempo indaga sul mistero della Natività perduta. Il volume contiene diverse novità: sul fronte storico-artistico, chiarisce meglio la genesi del dipinto (eseguito e spedito da Roma nel 1600 e non come si è creduto a Palermo successivamente) e analizza l'iconografia. Per quanto riguarda il furto, sono pubblicate vicende inedite e una nutrita rassegna stampa dell'ottobre 1969 immediatamente successiva al trafugamento della tela, cercando le risposte ai tanti interrogativi possibili, affrontati nel corso di una lunga e si può dire mai conclusa ricerca. "Caravaggio. La Natività di Palermo. Nascita e scomparsa di un capolavoro" aiuta a dipanare la vicenda storico-artistica del pittore "maledetto" e invita a riflettere sulla precarietà della bellezza e, su concetti come patrimonio collettivo e appartenenza a una comunità, basati anche sui prodotti della creatività dell'uomo. Il Caravaggio disperso, resta una delle più alte espressioni in tal senso. L'incontro di domani, alla presenza dell'autore, verrà introdotto da Bernardo Tortorici di Raffadali, Presidente dell'Associazione Amici dei Musei Siciliani, e moderato dalla storica dell'arte Maria Antonietta Spadaro. Parteciperanno il professore Francesco Paolo Campione e la storica dell'arte Francesca Curti.
Il giorno successivo, venerdì 31 gennaio, il libro sarà presentato alle 17 al Castello Ursino di Catania.
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