La Guardia di Finanza sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone indagate per la bancarotta della 'Tecnis Spa' - una delle principali aziende italiane di costruzioni - e di una serie di società controllate, dichiarata dal tribunale di Catania nel giugno del 2017. Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno anche effettuando dei sequestri di beni per un valore complessivo di 94 milioni. Nei confronti dei quattro il Gip di Catania ha disposto gli arresti domiciliari.
Ci sono gli imprenditori Mimmo Costanzo e Concetto Bosco tra i quattro indagati posti agli arresti domiciliari. Costanzo e Bosco in passato erano stati posti agli arresti domiciliari, dal 22 ottobre 2015 al 22 marzo del 2016, per corruzione e turbativa nell'ambito di due inchieste della Procura di Roma, 'Dama nera' e 'Dama nera 2', su presunte tangenti all'Anas. La Tecnis è stata in amministrazione giudiziaria dal febbraio 2016 al marzo 2017 perché sequestrata nell'ambito di un'inchiesta antimafia della Dda etnea su indagini dei carabinieri del Ros. Il dissequestro fu motivato con la' "venuta meno la pericolosità del bene" che, secondo i giudici, era "stato legalizzato" grazie al lavoro dell'amministrazione giudiziaria e della Procura di Catania. Gli altri due indagati agli arresti domiciliari sono Orazio Bosco, fratello di Concetto, e Gaspare Di Paola, ritenuto un prestanome degli imprenditori.
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