Palermo ama il belcanto e ieri
sera il pubblico del Teatro Massimo ha tributato una vera
ovazione a Jessica Pratt per il suo recital dedicato soprattutto
a Bellini e Donizetti. Teatro pieno come ai vecchi tempi, con
tutte le dovute precauzioni, ma l'entusiasmo è stato quello
delle migliori occasioni. Un recital dedicato alle donne che nel
melodramma italiano sono andate incontro alla follia d'amore: La
Sonnambula, Emilia di Liverpool, Norma e su tutte svetta Lucia
di Lammermoor. Una vera cavalcata di acuti, di luminoso
virtuosismo, scale discendenti di due ottave, la Pratt ha messo
in campo tutta la sua poderosa agilità, è una signora della
tecnica eccellente e il pubblico l'ha ripagata con una serata
elettrizzante.
Il soprano australiano ha cantato diretta dal maestro
Francesco Ivan Ciampa che con l'orchestra ha assecondato tutte
le raffinatezze dell'interpretazione, come l'emozionante "Qui la
voce sua soave" da "I puritani". Da manuale il duetto dalla
"Lucia" tra la voce del soprano e il flauto di Antonino
Saladino. Alla fine il bis era dovuto: l'ironico "Glitter and be
gay" dal Candide di Leonard Bernestein, un perfetto finale.
E ora motori avanti tutta per l'attesissimo concerto diretto
da Zubin Mehta, 18 e 19 novembre, che è arrivato stamattina a
Palermo, per le prove di "Carmina Burana" di Carl Orff. Jessica
Pratt non sarà nel cast, come era stato annunciato, perché è già
in volo per l'Australia per motivi familiari. Verrà sostituita
da Nadine Sierra.
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