Il presidente della Regione Nello
Musumeci visiterà venerdì 5 agosto alle 19 il cantiere dei
lavori di recupero e riqualificazione di Borgo rurale
"Bonsignore", finanziati dal suo governo. Subito dopo inaugurerà
la mostra La Città aurea, arricchita di una serie di pannelli
che riguardano la genesi del Borgo con foto inedite del tempo.
Alla manifestazione interverranno il prefetto di Agrigento,
l'assessore Alberto Samonà, il soprintendente ai Beni culturali
di Agrigento Michele Benfari, il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo
e altre autorità. Nel corso degli anni '30, l'esigenza di
rinnovamento e la politica governativa di costruzione di opere
pubbliche si palesano anche ad Agrigento e nel suo territorio
nella realizzazione di un consistente e pregevole patrimonio
architettonico, nello sviluppo di importanti cantieri di
edilizia pubblica, edilizia rurale dei borghi e di
infrastrutture, che impegnarono forza lavoro e materiali,
maestranze, imprese edili, artisti e decoratori, inducendo
fermenti culturali e socioeconomici di rilevante interesse.
Nonostante la posizione periferica, la città suscitò l'interesse
estetico di artisti quali Fortunato Depero, Marcello Nizzoli e
Duilio Cambellotti, mentre sull'assetto politico, economico e
urbanistico della città i grandi intellettuali, da Luigi
Pirandello a Vitaliano Brancati, espressero il proprio pensiero
e parteciparono di questi profondi cambiamenti.
Il Borgo Bonsignore, inaugurato nel 1938 e realizzato su
progetto di Donato Mendolia, è costituito da infrastrutture, di
aspetto sobrio e rigoroso, disposte attorno ad un'unica piazza
di forma quadrata con fontana centrale, parzialmente chiusa da
portici e dominata dalla torre del littorio situata sull'asse
d'accesso. Il borgo, per le sue ben conservate peculiarità
architettoniche e di impatto storico, rappresenta un punto di
partenza per uno studio stilistico, etnoantropologico e
sociopolitico delle campagne di urbanizzazione rurale dagli anni
Venti agli anni Quaranta.
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