"Sollecitai il ministro Salvini a
far sbarcare i minori a bordo della Open Arms perché secondo me
era un tema da risolvere al di là di tutto. Cercai di esercitare
una moral suasion sulla questione perché mi pareva che la
decisione di trattenerli a bordo non avesse alcun fondamento
giuridico". Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio Giuseppe
Conte deponendo al processo per sequestro di persona e rifiuto
di atti d'ufficio che vede imputato l'ex ministro dell'Interno
Matteo Salvini. Salvini, secondo l'accusa, avrebbe
illegittimamente negato alla ong Open Arms con 147 profughi
salvati in mare, ad agosto 2019, di approdare a Lampedusa e
altrettanto illegittimamente avrebbe tenuto a bordo i migranti
privandoli della libertà personale.
Il teste ha risposto alle domande del procuratore aggiunto
Marzia Sabella sulla lettera da lui inviata il 14 agosto
all'ex ministro Salvini in cui si chiedeva proprio di far
sbarcare i minori. Successivamente il premier scrisse una
missiva aperta al leader della Lega lamentando la diffusione non
fedele del contenuto della lettera del 14.
"Siamo al 15 agosto- ha ricordato - ci avviavamo verso la
crisi di governo e una probabile competizione elettorale, il
tema immigrazione è sempre stato caldo per la propaganda
politica ed era chiaro che in quella fase, Salvini, che ha
sempre avuto posizioni chiare sulla gestione del problema,
volesse rappresentare me come un debole e lui invece come
rigoroso. Scrissi la lettera aperta perchè mi infastidiva
intanto che uno scritto da me inviato al ministro fosse stato
diffusa dal destinatario senza la mia autorizzazione. Inoltre
avrei gradito che fosse rappresentato per quel che era".
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