Palazzo Valle a Catania ospita dal
14 ottobre l'esposizione permanente della Fondazione Puglisi
Cosentino "Arte in Sicilia nel secondo Novecento", dalle
collezioni di Filippo e Anna Pia Pappalardo, che propone una
spaccato della realtà pittorica siciliana dal termine del
secondo Dopoguerra agli anni '80.
Come afferma lo storico dell'arte Giuseppe Frazzetto "si
compie un'operazione ambiziosa e dai molteplici significati".
"La scelta di presentare un nucleo di opere, prevalentemente
pittoriche - aggiunge - realizzate da artisti siciliani nella
seconda metà del '900, colma parzialmente un bisogno assai
sentito in città, ovvero l'apertura di un luogo dove reperire
almeno un primo orientamento su quanto avvenuto, in arte a
Catania e in Sicilia". "Dal termine del secondo conflitto
mondiale - spiega Filippo Pappalardo - Catania è stata una
fucina operosa di voglia di fare e di investire che le valse
l'appellativo di Milano del sud. In questo medesimo periodo
l'arte produsse talenti che hanno lasciato un segno non solo in
ambito locale ma anche nazionale ed europeo, riuscendo a dare
un'impronta di originalità alle loro opere e inserendosi a pieno
titolo nella grande crescita delle arti figurative".
In esposizione, tra le tante, si troveranno opere di Carla
Accardi, Renato Guttuso, Piero Guccione, Salvatore Fiume, Pietro
Consagra, Mimì Lazzaro. All'interno degli spazi sarà possibile
vedere le installazioni di Salvatore Scarpitta e Roberto Fabelo.
Lo storico Palazzo Valle di Catania, edificato nel 1741 e
progettato dall'architetto Giovanni Battista Vaccarini, da
sempre legato alla città etnea per le numerose opere che ha
lasciato, è stato restaurato e restituito al suo antico
splendore. Ciascun pezzo di arredo custodito oggi all'interno,
racconta la propria storia e importanza e, disposto senza
tralasciare nulla al caso, ricrea l'atmosfera di un'epoca
passata, pur rimanendo perfettamente in sintonia con la
leggerezza e la contemporaneità.
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