L'assemblea regionale siciliana
destina 97 mila euro, nell'ultima finanziaria, per salvare
"Godranopoli", il museo della civiltà contadina, fondato nel
1983 dal critico d'arte e giornalista Francesco Carbone, che
raccoglieva quando era in funzione più di mille reperti del
mondo agricolo (attrezzi e oggetti), strumenti di archeologia
industriale, una biblioteca di cultura della Sicilia e una
pinacoteca, e una raccolta di fotografie scattate da Giovanni
Franco sulla lavorazione del grano con i muli soprattutto
realizzata all'alba o al tramonto.
Il finanziamento è inserito nella legge 3, pubblicata
nell'ultima Gazzetta Ufficiale della Regione, che mira alla
"valorizzazione dell'identità siciliana, ai restauri e alla
promozione delle attività artistiche". Dalla morte dl Carbone,
avvenuta nel 1999, il museo demo-etno-antropologico di Godrano è
in abbandono. La struttura è chiusa. "Grazie a questi fondi
potremo avviare le procedure per la sua riapertura", dice il
sindaco di Godrano Daniele Bellini di Fratelli d'Italia. "C'è
stata un'ampia convergenza politica su questo progetto con il
coinvolgimento anche di Valentina Chinnici del Pd - sottolinea
il sindaco - perché il museo è un valore per l'intera
collettività. Abbiamo già delle interlocuzioni con i Carbone che
hanno la proprietà del bene. Riteniamo che debba passare al
Comune. Una volta regolarizzata la struttura (in questo momento
abusiva), dopo i restauri, si potrà riaprire il museo a fini
anche turistici. L'anno scorso per ricordare Carbone abbiamo
inaugurato un murales".
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