"La Sicilia di Caravaggio", mostra
curata da Pierluigi Carofano in collaborazione con Nicosetta
Roio, è stata inaugurata oggi al Convitto delle Arti di Noto
(Siracusa) e si avvale dei prestiti di numerosi musei siciliani
e internazionali, oltre che di collezionisti privati e intende
evidenziare la risposta che gli artisti del periodo seppero dare
alla grande rivoluzione pittorica di Michelangelo Merisi, che
restò sull'isola dal 1608 al 1609, in seguito alla sua fuga dal
carcere di Malta.
Il percorso espositivo si compone di tre sezioni: i
caravaggeschi di prima e seconda generazione (tra questi
Giovanni Bernardo Azzolino, Mario Minniti, Alonzo Rodriguez,
Fabrizio Santafede, Battistello Caracciolo, Hendrick de Somer,
Jusepe de Ribera, Carlo Sellitto, Fabrizio Santafede, Giovanni
Battista Caracciolo); gli artisti che hanno prediletto un
naturalismo edulcorato in chiave barocca e classicista: Pietro
Novelli, Andrea Vaccaro, Luca Giordano e Mattia Preti, Matthias
Stomer. Infine, la sezione dedicata a Caravaggio, che si
sofferma sulla presenza dell'artista in Sicilia.
A quel contesto e periodo risale la celebre Natività,
trafugata a Palermo nel 1969 e mai ritrovata. La mostra ne
presenta la pregiata copia dipinta da Paolo Geraci e proveniente
dal Museo Civico Castello Ursino Catania. E ancora, lo splendido
San Giovanni Battista alla fonte, attribuito a Caravaggio e in
prestito dal National Museum of Art Heritage Malta. A
completamento della mostra, il percorso presenta uno spazio
multimediale e immersivo, intitolato Caravaggio Experience.
Realizzata da Mediatica srl e promossa da Città di Noto, dal
sindaco Corrado Figura, e patrocinata dal Mic e dall'assessorato
regionale alla Cultura, la mostra si chiuderà il 3 novembre e
sarà aperta tutti i giorni con orario continuato (apertura alle
10) e chiusura variabile a secondo dei mesi.
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