Opposizioni "indignate" in Sicilia
per la scelta del governo Meloni e della Regione di firmare nel
pomeriggio l'accordo per il Fondo di sviluppo e coesione (Fsc)
da 6,8 miliardi di euro. Incontrando i giornalisti nella sala
stampa dell'Assemblea regionale siciliana, Pd, M5s e Sud chiama
Nord hanno definito "vergognosa, indecorosa e assurda la
presentazione in piena campagna elettorale dell'intesa in
con una cerimonia in pompa magna al teatro Massimo di Palermo ",
accusando il governo Schifani di avere ricevuto "per mail il
piano Fsc col dettaglio della spesa, appena 5 minuti dell'inizio
di quest'incontro con la stampa".
"Andrò più tardi al teatro Massimo con un cartello, chiederò
alla premier Giorgia Meloni di dare una mano a qualche mio amico
sindaco che è rimasto escluso dai finanziamenti, visto che la
stanno hanno in caciara", dice il capogruppo di ScN all'Ars
Ismaele La Vardera. "Siamo di fronte a una sorta di voto di
scambio legalizzato - accusa - Hanno precettato i sindaci per
partecipare all'incontro di questo pomeriggio. Abbiamo appurato
che sono partite chiamate dalla batteria della Regione per
arruolare gli amministratori. E' una porcheria governativa".
Per il capogruppo del M5s all'Ars, Antonio De Luca, "vogliono
fare passare la firma del Fsc come un risultato politico quando
invece è un passaggio scontato, che anzi arriva in ritardo per
la Sicilia".
Per le opposizioni "il governo Schifani ha tradito l'impegno
obbligatorio di trasmettere il piano dettagliato dei
finanziamenti alle commissioni Bilancio e Ue dell'Ars per i
pareri". "Ci hanno inviato solo le macro-aree con importi
generici, hanno eluso la legge - aggiunge De Luca - Hanno
trasformato i soldi che l'Ue deve alla Sicilia in una becera
campagna elettorale nei comizi, trasformando un diritto in una
promessa".
"Con questa manovra il governo Schifani ha offeso tutti i
parlamentari, anche quelli di maggioranza perché molti mi dicono
di non sapere nulla di quest'accordo - afferma il capogruppo del
Pd, Michele Catanzaro - E' gravissimo quello che il governo
Meloni e il governo Schifani stanno facendo. Non vorrei che
questi interventi siano serviti agli assessori candidati alle
europee della giunta Schifani, questo è molto molto grave. Per
noi opposizione da oggi cambia tutto: con senso di
responsabilità finora siamo intervenuti in Assemblea per
migliorare le leggi soprattutto quelle finanziarie. Ma la scelta
del governo di agire in questo modo segna uno spartiacque nei
rapporti con le opposizioni. Nelle prossime ore valuteremo se
ricorrere alla magistratura, ci coordineremo e decideremo".
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