"Non ho fatto nulla alla figlia di
Barreca. La ragazza è stata sempre tra le mie braccia e quelle
di mio marito e le abbiamo dato supporto e amore. Il padre
Barreca Giovanni ha chiuso noi tutti dentro casa mettendo un
tavolo rotondo davanti la porta e un catenaccio nel cancello
esterno che poi lui stesso ha rotto con un martello. Penso che
più di dare supporto a dei bambini a cui mancava l'affetto non
potevamo fare, sia io che mio marito. Noi fondamentalmente ci
trovavamo là, io e Massimo, per dare amore a questi tre
ragazzi". Sono le dichiarazioni spontanee rese da Sabrina Fina
al tribunale per i minorenni davanti alla procuratrice Claudia
Caramanna.
"Kevin voleva addirittura lasciare la scuola e io invece gli
dissi che era importante continuare - ha aggiunto la donna -
Oggi non voglio rispondere perché il mio avvocato non ha il
quadro accusatorio completo e quando l'avrà sarò io stessa a
chiedere un nuovo interrogatorio. Per quello che è successo in
quei giorni non ho altro da dire. Parlerò quando avrò cognizione
piena del quadro accusatorio a mio carico".
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