L'emergenza idrica a
Caltanissetta sta colpendo anche gli albergatori. A portare la
sua testimonianza in Consiglio comunale, convocato stamane in
via straordinaria sul tema dell'emergenza idrica, è Beatrice
Giammusso, proprietaria di un albergo in città. "Non mi sento
rappresentata da questo sindaco - ha esordito l'imprenditrice -
che ha fatto un breve excursus di quanto accaduto alla sua
attività in questi giorni -. Il 17 settembre mi accorgo che la
capienza di acqua dei miei recipienti non è sufficiente. Il 19
chiedo a Caltaqua un'autobotte, mi prenotano per il 21
settembre. Acqua che non arriva. Io non ce la faccio. A quel
punto chiamo il sindaco, il quale mi risponde che non ci può
fare nulla perché non distribuisce acqua".
"Gli chiedo - aggiunge l'albergatrice - di farsi da portavoce
con Caltaqua, ma questo non avviene. Poi richiamo il sindaco che
non mi risponde. Ho 18 camere piene di ospiti che si devono
lavare e quindi comincio a distribuire casse d'acqua ai clienti.
Per fortuna il 22 mattina è arrivata l'acqua. Diversamente avrei
dovuto dire ai miei ospiti di fare i bagagli e andare via. Ma
l'acqua arriva con una pressione bassissima e non riesco a
riempire i recipienti. Ebbene, ho dovuto pagare 10mili litri
d'acqua 150 euro, senza fattura. Quindi esigo che il sindaco
batta i pugni con Caltaqua per ricevere quello che per noi
cittadini è un diritto".
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