Nel 2023 la Cassa dottori
commercialisti (Cdc) ha introdotto il contributo di paternità,
un nuovo istituto a favore della genitorialità e, "in circa
quattro mesi dalla sua istituzione, sono pervenute circa 1.100
domande da parte dei professionisti neo-papà".
Lo rende noto lo stesso Ente previdenziale, ricordando che gli
iscritti possono richiedere - in caso di nascita di un figlio,
di adozione, affidamento preadottivo, o temporaneo di minore -
un contributo pari al 5% del reddito netto professionale
dichiarato nell'anno precedente all'evento con un minimo di
1.090 e fino a un massimo di 2.180 euro".
La richiesta, si evidenzia, "va presentata entro 180 giorni
dalla data dell'evento", esclusivamente online, tramite il sito
della Cassa. Per il presidente della Cdc Stefano Distilli, "in
un Paese ormai caratterizzato da un declino demografico
costante, sostenere le famiglie attraverso misure che permettano
di conciliare la vita con il lavoro è fondamentale. Lungo questa
direttrice si inseriscono misure recenti della nostra Cassa,
come il contributo di paternità e il contributo asili nido, che
si aggiungono a quelli già attivi da più tempo", e ciò, conclude
il numero uno dell'Ente, "nell'auspicio che possano
rappresentare un ulteriore strumento dei nuclei familiari nelle
fasi iniziali del percorso genitoriale".
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