Seconda notte all'addiaccio per Marcello Di Finizio, l'imprenditore triestino che sabato pomeriggio ha "scalato" per la quarta volta la cupola di San Pietro per lanciare un appello a papa Francesco e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il 47enne, titolare di un locale sul lungomare di Trieste, resta seduto su una delle finestre del Cupolone per manifestare contro la legge Bolkestein che, a suo dire, lo avrebbe ridotto sul lastrico.
"Ho parlato con Marcello Di Finizio. Mi sembra che la situazione sia alquanto difficile se non drammatica. Siamo tutti pronti ad aiutarlo. Ho attivato tutti i canali ministeriali sia per quanto riguarda la sicurezza, sia per ciò che riguarda le competenza sul demanio. E' però fondamentale che il Comune di Trieste non tolga la concessione". Lo afferma Sergio Pizzolante, Vicecapogruppo Ncd Camera. "Per quanto riguarda la morosità e gli arretrarti - continua Pizzolante, in una nota - è necessario lavorare per una rateizzazione che consenta a Marcello Di Finizio di reimpostare la sua attività imprenditoriale e ripartire. Siamo impegnati a trovare una soluzione a breve. Ho detto a Marcello, però, che non tutto si potrà risolvere in poche ore e quindi è necessario che lui scenda dalla Cupola e non faccia gesti inconsulti. Ci vorranno giorni, infatti, per delineare una soluzione e la sua permanenza - conclude - è incompatibile con i tempi, seppur brevi, che saranno necessari".
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