''Chi si presenta con le spranghe, con le bombe-carta, chi attacca senza scrupolo anche sapendo di poter colpire molto gravemente, e chi incendia e devasta: su questo ci deve essere una intransigenza assoluta, un rigore di cui voi siete l'espressione più importante e nello stesso tempo più esposta''. Così il presidente Napolitano alla Polizia.
Matteo Renzi
"Qualcuno ha sbagliato? Paghi. Il punto vero è che in Italia non paga mai nessuno". Così il premier Matteo Renzi a Anno Uno su La7 sugli scontri della finale di Coppa Italia. "Lo stato c'è, perché questa cosa di continuare a dire che non c'è è ingiusta, offensiva", sottolinea Renzi.
"E' molto facile in casi di questo genere cercare di buttare la questione in politica, in termini di scontro tra le parti. Ma ora è importante capire cosa è successo davvero e consentire alla magistratura di capire come sono andate le cose, chi ha sparato. Sperando innanzitutto che Ciro Esposito stia meglio". Così il premier Matteo Renzi a Anno Uno su La7 sugli scontri di Coppa Italia. Bisogna "trovarsi tutti d'accordo", senza "buttarla in rissa e cercare lo scontro politico".
"Noi come Stato prima di tutto non faremo provvedimenti sull'onda emotiva. Così il pugno duro non serve perchè poi entrano in curva con le bomba carta. Le regole ci sono ma vanno applicate: Genny aveva già avuto il Daspo".
"Mi sento in colpa per non essermi accorto della maglietta di Genny A Carogna, è comprensibile ero alo stadio e non davanti alla tv. Quella maglietta offende due ragazzi rimasti orfani e una giovane donna rimasta vedova di un servitore dello Stato ucciso nel modo più barbaro e stupido". Così Matteo Renzi confessa, a Anno Zero, ricordando la morte di Raciti.
Le condizioni di Esposito
"La situazione si sta stabilizzando. Non c'è stato alcun peggioramento, anzi si registra un lieve miglioramento". É quanto si apprende sulle condizioni di Ciro Esposito dal Policlinico Gemelli di Roma dove il tifoso è ricoverato perle ferite da arma da fuoco riportate prima della finale di coppa Italia. "La condizione - affermano fonti mediche - rimane comunque grave e continua l'assistenza delle funzioni vitali".
Ultrà: Gip, ha sparato solo De Santis, teste lo conferma
Il gip di Roma, nell'ordinanza che dispone l'arresto in carcere di Daniele De Santis, afferma che "allo stato della documentazione in atti, si ritiene individuato in De Santis l'autore dei colpi d'arma da fuoco". Il magistrato, a conferma di questo, cita la testimonianza di un testimone, un tifoso del Napoli.
Ultrà: c'era commando, con De Santis almeno 4 persone
Almeno quattro persone, con il casco in testa, erano con l'ex ultrà romanista Daniele De Santis quando è avvenuta la sassaiola, con lancio di petardi, contro un bus con i tifosi del Napoli in transito verso lo stadio Olimpico in vista della finale di Coppa Italia di sabato scorso. Ne sono convinti i pm dopo aver ascoltato i testimoni.
Il gruppo di aggressori si è dileguato al primo accenno di reazione dei napoletani in una direzione diversa a quella di De Santis. Il quale, raggiunto da un primo gruppo di supporter azzurri, ha fatto fuoco quattro volte.
Ultrà: gip, da De Santis natura incontenibile e violenta
L'ex ultrà della Roma, Daniele De Santis, mostra una "natura incontenibile e specialmente violenta" e "la comprovata incapacità a misurare la gravità delle proprie azioni" . E' quanto scrive il gip di Roma, Giacomo Ebner, nell'ordinanza di arresto in carcere per l'autore della sparatoria nel pre-gara di Coppa Italia.
Riferendosi a De Santis il giudice scrive, inoltre, che presenta "un generale atteggiamento di sfida nei confronti dell'ordinamento e delle sue regole". Una comportamento che fonda, nel giudice, "il convincimento che ogni altra misura, al di fuori della custodia cautelare in carcere, risulti inadeguata".
Alfano alla Camera
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano alla Camera ha tenuto l'informativa urgente sui gravi incidenti allo stadio Olimpico di Roma, sabato scorso. Ha riferito che "è infondato che il dispositivo di sicurezza abbia avuto lacune con l'impegno di 1486 uomini". Le forze di polizia "hanno dovuto sedare la reazione dei supporter partenopei, convinti che responsabili del ferimento di Ciro Esposito fossero state le forze dell'ordine", ha detto Alfano sottolineando che "a fatica è stata riportata la calma".
Alfano ha escluso "la partecipazione all'azione violenta" delle persone "con i caschi" indicati da un testimone, specificando che "si sta comunque accertando se De Santis abbia agito da solo o meno". "De Santis risulta da qualche tempo lontano dalla tifoseria attiva e non è inibito da provvedimenti restrittivi" ma nei suoi confronti "sono comunque emersi evidenti elementi di responsabilità per il ferimento dei tre supporter napoletani", ha aggiunto Alfano.
Legali Ciro Esposito, è libero, revoca piantonamento. Obbligo firma per altri due tifosi coinvolti in scontri
"Vince la giustizia, anche Ciro Esposito vincerà la sua partita". E' quanto affermano gli avvocati Sergio Pisani e Damiano De Rosa spiegando che il loro assistito, il tifoso del Napoli ferito gravemente sabato scorso durante gli scontri a Roma, non è sottoposto ad alcun vincolo, neppure l'obbligo di firma. "Tecnicamente è libero e teniamo a dedicare questa vittoria alla madre del ragazzo". Secondo gli avvocati Il gip ha anche revocato il piantonamento del giovane in ospedale, senza alcuna limitazione per i familiari.
Indagati Genny e altro tifoso Napoli
Il capo ultrà del Napoli Gennaro De Tommaso e il tifoso Massimiliano Mantice sono indagati a Roma per violazione della legge sullo "scavalcamento e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive". Genny 'a carogna anche per violazione delle norme su "striscioni o cartelli incitanti la violenza o recanti ingiurie o minacce" per la maglietta 'Speziale libero'.
I due erano stati raggiunti ieri da Daspo, rispettivamente per cinque e per tre anni, per i comportamenti tenuti all'Olimpico prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.