Ci sono almeno tre farmaci e un vaccino contro Ebola, sviluppati con contributi del dipartimento della difesa Usa, che hanno dato buoni risultati nei test sugli animali e potrebbero entrare velocemente nella fase clinica dei test.
- FARMACI: il piu' 'famoso' e' il siero ZMapp, che e' stato usato sui due missionari statunitensi rimpatriati dopo l'infezione, che stanno migliorando, e probabilmente anche su quello spagnolo rimpatriato a Madrid, che invece è morto. Il siero, prodotto nelle piante di tabacco ingegnerizzate, e' costituito da tre anticorpi monoclonali, proteine che si legano alle cellule infette favorendo la reazione del sistema immunitario. Al momento, hanno avvertito i produttori, sono disponibili pochissime dosi, tutte distribuite in Liberia, e una produzione su scala ampia richiederebbe almeno due mesi di preparazione. Un'altra terapia, basata pero' su piccoli frammenti di Rna che si legano al virus impedendogli la replicazione, era entrata nella fase dei test sull'uomo, ma l'Fda l'aveva interrotta per l'emergere di alcuni effetti collaterali. Ora l'agenzia statunitense ha eliminato in parte il blocco. Scimmie trattate con il farmaco dopo l'infezione hanno mostrato un tasso di guarigione dell'82% se curate entro le prime 48 ore dall'infezione. Un farmaco simile e' sviluppato dalla statunitense Sarepta, ed e' gia' all'inizio della fase di sperimentazione sull'uomo.
- VACCINI: quello piu' avanzato e' prodotto dalla Profectus BioSciences, che ha dato risultati soddisfacenti sulle scimmie ma non e' mai stato sperimentato sull'uomo. Una versione simile, messa a punto da ricercatori universitari canadesi, e' stata usata nel 2009 per una ricercatrice che si era punta con una siringa contenente il virus, che non si e' infettata. Pochi giorni fa l'Nih statunitense ha annunciato l'avvio di un proprio studio sull'uomo di un vaccino a settembre, prodotto dalla multinazionale britannica Gsk.
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