Per la Cassazione, gli imputati per stupro possono ottenere l'attenuante - con relativo sconto di pena - di aver commesso un fatto "di minore gravità" anche nel caso di violenze carnali "complete" ai danni delle donne. Invece, per la Corte di Appello di Venezia lo stupro completo non è mai di "minore gravità".
Avv.Bongiorno,orientamento 'Incomprensibile. Difficile immaginare un caso poco grave di violenza completa'
"Mi sembra estremamente difficile immaginare un caso di violenza sessuale con penetrazione che possa essere poco grave". E' lapidario il commento dell'avvocato Giulia Bongiorno sulla sentenza. Una sentenza che dice di non comprendere e "di non condividere". Con questa decisione, la Cassazione - spiega Bongiorno all'ANSA - "mi sembra che voglia derubricare il reato: che, insomma, si vada nella direzione di voler ridimensionare la violenza sessuale in sé". Un orientamento incomprensibile e non condivisibile: "davvero più grave di così, di uno stupro completo, che cosa vogliamo?" Comprensibile invece per l'avvocato - impegnato anche nel volontariato in favore di un'associazione per i diritti delle donne che subiscono stalking e violenza - concedere l'attenuante in certi casi nei quali la violenza c'è stata ma non è arrivata alla penetrazione. In questi casi - osserva Bongiorno - "ha senso, allora, diminuire la pena". Ma non è proprio questo il caso. Bongiorno ricorda tuttavia che "non è la prima volta" che la Cassazione "si esprime in questa direzione. Ci sono però orientamenti che vanno in un senso o nell'altro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA