Scuole vecchie e senza agibilita', alcune esposte a rischi sismici e idrogeologici, altre con carenze igieniche e sanitarie. Su tutto l'urgenza di intervenire nel Paese in almeno 3 strutture su 10. Un quadro che lascia l'amaro in bocca quello disegnato dal nuovo rapporto di Legambiente, 'Ecosistema scuola', l'indagine con cui si scrivono sulla lavagna i buoni e i cattivi per la qualita' dell'edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi, e che incorona come citta' migliore Trento, all'opposto Sassari, ultima in classifica. Il report di Legambiente - costruito sui dati relativi alle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado in 94 citta' - parla chiaro: il 32,5% delle scuole necessita di interventi di manutenzione urgente.
Il 41,2% si trova in aree a rischio sismico ma solo il 22,2% degli edifici scolastici ha effettuato la verifica di vulnerabilita'. Il 9,8% degli edifici si trova in aree a rischio idrogeologico e l'8,4% e' esposto a rischio vulcanico. Per l'associazione e' "poco rassicurante" il fatto che "il 58% delle scuole sia stato costruito prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica del 1974". Mentre solo il 3,3% tra il 2001 e il 2013. E che scendano al 53,1% le scuole che hanno il certificato di agibilita', al 30,9% gli edifici con certificato di prevenzione incendi, al 58,1% quelle con il certificato di agibilita' igienico-sanitaria. Piccola crescita sui requisiti di accessibilita' (84% degli edifici); in calo quelli dove sono previsti interventi per eliminare le barriere architettoniche: dal 16,4% del 2012 all'8,7% del 2013 (circa un 20% non possiede requisiti). Restano stabili i dati sugli impianti elettrici a norma (83,9%), mentre crescono quelli relativi alle porte antipanico (al 96,8%). Seguono linee di bioedilizia soltanto lo 0,6% delle scuole; il 7,8% segue invece criteri antisismici. Secondo Legambiente e' necessario "ripartire dalle opere davvero utili: piu' di 41 mila edifici scolastici italiani hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza".
Ma non ci si ferma qui: crisi economica e minore disponibilita' dei comuni ad investire hanno portato a un calo dei servizi scuolabus (22,5%). Quanto ai servizi va segnalato per esempio che diminuiscono i pasti biologici (solo nel 4,8% delle mense). Ci sono anche piu' palestre (60%) ma meno aree verdi (72,4%) e biblioteche per ragazzi (34,7%) all'interno delle scuole. Mentre elementi 'virtuosi' arrivano in ottica sostenibilita', con la raccolta differenziata che segna buoni risultati, e il 13,6% degli edifici che usa energie rinnovabili. Per Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, "la messa in sicurezza e la riqualificazione energetica delle scuole deve essere uno degli obiettivi prioritari del Paese. Proponiamo di vincolare i prossimi finanziamenti a progetti che uniscano messa in sicurezza e abbattimento dei consumi energetici del 50%".
E per il governo, Laura Galimberti, coordinatrice della struttura di missione di Palazzo Chigi per l'edilizia scolastica, ricorda che: "nel 2014 sono stati cantierati 633 interventi per la messa in sicurezza delle scuole (progetto #scuolesicure)", di cui oltre 300 gia' conclusi. Ricorda poi gli oltre 400 cantieri del progetto #scuolenuove e i due decreti ministeriali per interventi antisismici, oltre ai prossimi provvedimenti su efficienza energetica e mutui a carico dello Stato (oltre 800 milioni).
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