"Sono passati tre mesi dal raid
americano, non so come sarà il corpo di mio fratello, se esista
ancora. Qualsiasi cosa sia rimasta, anche un occhio, noi ne
chiediamo la restituzione". Così all'ANSA Giuseppe Lo Porto, uno
dei fratelli di Giovanni, il cooperante rimasto ucciso in un
raid americano a gennaio al confine tra Pakistan e Afghanistan.
'Penso che il governo prenderà come missione quella di riportare
il corpo di mio fratello - ha aggiunto. "Lo Stato con noi è
stato sempre presente".
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