Sarà interrogato oggi dal gip di Taranto, l'imprenditore Fabio Riva, costituitosi venerdì sera all'aeroporto di Fiumicino dopo una lunga latitanza a Londra. All'imprenditore la Gdf ha notificato due ordinanze di custodia cautelare emesse dai Tribunali di Taranto e Milano. Riva si trova ora nel carcere del capoluogo ionico in attesa dell'interrogatorio di garanzia del gip Patrizia Todisco firmatario del provvedimento restrittivo del 26 novembre 2012 nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Ambiente svenduto'. E' accusato, in concorso con altri, di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, all'avvelenamento delle sostanze alimentari, all'omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro, corruzione, falso e abuso d'ufficio ed è tra i 52 imputati per i quali la procura di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio. Dal novembre 2012 Fabio Riva risultava latitante. L'imprenditore era poi stato rintracciato a Londra ed aveva ingaggiato una battaglia legale per evitare il rientro in Italia. Dopo che la Corte di Londra ha dato il suo assenso all'estradizione, Riva - destinatario di un mandato di cattura europeo - ha deciso di non presentare appello e venerdì si è consegnato ai finanzieri. Un'altra ordinanza di custodia cautelare fu emessa dal gip di Milano Fabrizio D'Arcangelo per una presunta truffa ai danni dello Stato da circa cento milioni di euro, per cui Fabio Riva è stato già condannato in primo grado a 6 anni e mezzo di carcere.
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