"Il colpo di frusta era un business.
Poteva fruttare illecitamente anche 20 mila euro". E' la
testimonianza resa in tribunale da un ispettore di polizia
giudiziaria a un processo contro una banda che truffava le
assicurazioni con incidenti fasulli. Gli imputati sono 90. In
precedenza, 46 avevano patteggiato e 10 (fra cui la figura
principale) erano stati condannati in abbreviato. La banda si
avvaleva della compiacenza di carrozzieri, medici e avvocati. A
sostenere l'accusa il pm Paolo Toso.
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