Lele Mora a La Zanzara su Radio 24: "Corona? Fare lavori umili gli farà benissimo". "Cocaina? Mai saputo ne facesse uso". “Non ho nulla da dirgli, gli stringerò la mano”. “Corona? Una persona malata, deve curarsi”
“Sono felice per la liberazione di Corona, non auguro il carcere a nessuno e non porto rancore. Non so se ci vedremo in comunità, ma se succederà gli stringerò la mano. Un abbraccio? No, quello no. A lui non ho più nulla da dire, è una storia finita”. Così Lele Mora, ex agente di spettacolo, a La Zanzara su Radio 24. Mora è in affidamento alla comunità Exodus di don Mazzi, la stessa presso la quale Fabrizio Corona è stato trasferito dal carcere di Opera. Lo abbraccerà, chiedono i conduttori?: “Gli darò la mano, lo saluterò, l’abbraccio no, è un’altra cosa. Gli ho voluto molto bene ma non si può cancellare tutto”. “Gli farà benissimo – dice Mora a Radio 24 – fare i lavori umili che sono previsti da Don Mazzi. Tagliare l’erba, pulire, cucinare, rifarsi il letto e la camera. Lo fanno tutti”. Ma ha mai saputo dell’uso di cocaina da parte di Corona? “Mai sentito. Io sono contrarissimo, non mi sono mai fatto neppure una canna e non bevo. Credo abbia fatto un esame del capello, chiesto da lui. Non sono cose che si dicono, ma io non me ne sono mai accorto”. “Corona – dice ancora Mora alla Zanzara – è una persona malata. Ha tre malattie, una depressione pesantissima, poi cerca di far soldi in ogni modo possibile e poi un’altra che non sta a me dire. Deve curarsi, non stare in carcere”.
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