Soro, impedire forme invasive di controllo - Il decreto del Jobs Act all'esame delle Camere deve impedire "forme ingiustificate e invasive di controllo" dei lavoratori, "nel rispetto della delega e dei vincoli della legislazione europea", evitando "una indebita profilazione delle persone che lavorano". E' il monito del Garante privacy, Antonello Soro, nella Relazione annuale esposta a Montecitorio. "È auspicabile che il decreto legislativo all'esame delle Camere - ha sottolineato Soro - sappia ordinare i cambiamenti resi possibili dalle innovazioni in una cornice di garanzie che impediscano forme ingiustificate e invasive di controllo, nel rispetto della delega e dei vincoli della legislazione europea. Un più profondo monitoraggio di impianti e strumenti non deve tradursi in una indebita profilazione delle persone che lavorano". Occorre sempre di più coniugare l'esigenza di efficienza delle imprese con la tutela dei diritti", ha insistito il Garante.
Boldrini, chiarezza su controlli a distanza - Sul tema è intervenuto anche Laura Boldrini. "Mi auguro che nelle prossime settimane di dibattito parlamentare si possa davvero aprire un confronto che faccia chiarezza sui dubbi emersi in questi giorni", afferma la presidente della Camera Boldrini alla presentazione della relazione alle Camere dell'Autorithy della privacy in relazione ai decreti attuativi del Jobs Act. Le parole di Soro vengono immediatamente riprese da Sel. "Ora che anche il Garante della privacy Antonello Soro si è espresso in maniera molto netta contro il controllo a distanza dei lavoratori contenuto in uno dei decreti attuativi del Jobs Act all'esame delle Camere il parlamento sani una scelta sbagliata del governo che rischia di mettere in discussione un diritto fondamentale. Ecco cosa succede quando si indeboliscono i diritti e si smantella pezzo dopo pezzo lo Statuto dei Lavoratori", ha attaccato il capogruppo di Sel a Montecitorio Arturo Scotto.
Ministero: estensione congedo parentale sarà strutturale - Sempre sul Jobs Act, ma a proposito dei congedi parentali, c'è stata poi una precisazione del ministero del Lavoro tesa a chiarire che le misure previste per il 2015 dal decreto legislativo in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, tra le quali l'allungamento dei tempi per il congedo parentale, di imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, diverranno strutturali una volta approvato in via definitiva il decreto di riforma degli ammortizzatori sociali.
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