L'evento della scorsa notte deve "farci rivedere tutte le nostre convinzioni". Lo ha detto il sindaco di San Vito di Cadore, Franco De Bon, che ha convocato un vertice in municipio con tutti i responsabili ed i tecnici delle istituzioni a vario titolo coinvolte nello smottamento che ha ucciso tre persone. "Ho qui davanti un documento della Protezione Civile datato 2013 - aggiunge De Bon - nel quale si evidenzia come il Ru Secco sia un corso d'acqua fra i meno pericolosi. Del resto - fa ancora notare il primo cittadino - se nei secoli ha conservato quel nome vuol dire che si tratta di un alveo quasi sempre asciutto e con l'acqua soggetta ad infiltrarsi piuttosto che a scorrere in superficie". Il sindaco ha anche sottolineato come quella zona fosse stata soggetta ad opere di sistemazione delle ghiaie superficiali per assicurare la continuità idrica e che, come molte altre, era monitorata di continuo. "Altri riscontri di smottamenti in quel preciso punto - ha concluso - a memoria non ne sono avvenuti e questo deve indurci a rivedere tutte le nostre certezze sulla sicurezza o meno delle aree".
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