Partenza con ritmo e boom di ascolti per la quarta edizione di Pechino Express, il programma di viaggio avventuroso condotto da Costantino della Gherardesca: la prima puntata ieri su Raidue è stata seguita da 2,3 milioni di spettatori pari al 10% di share. Il primo tratto del viaggio, da Quito a San José de Aguarico, ha già regalato momenti cult e personaggi che sono destinati ad entrare pesantemente nella second screen experience di Twitter e nel chiacchiericcio televisivo. Su tutti Andrea Pinna, con Roberto Bertolini costituisce la coppia degli Antipodi, e Giulia Salemi, con la madre Fariba ribattezzate le Kardashian nostrane. La Salemi, ieri sul tappeto rosso della Mostra del cinema di Venezia, è già star del web, tra i nomi più cercati su Google. Si prosegue già mercoledì, sempre alle 21.15.
Il viaggio delle 8 coppie di concorrenti è partito dalla capitale dell'Ecuador per concludersi a Rio de Janeiro al termine di 9.970 km percorsi fra Ecuador, Perù e Brasile facendo tappa anche al vulcano Chimborazo, le isole Galapagos, Lima, Machu Picchu, Cuzco, il lago Titicaca e San Paolo. Le otto coppie - Fratello e Sorella Naike Rivelli e Andrea Facchinetti; Gli espatriati Pasquale Caprino e Christian Bachini; Gli antipodi Andrea Pinna e Roberto Bertolini, ieri vincitori (e Pinna si candida già ad essere l'antipatico del gruppo) ; Le persiane Giulia Salemi, terza classificata a Miss Italia, e Fariba Mohammad Tehrani; Le professoresse Eleonora Cortini e Laura Forgia; I compagni Giovanni Scialpi e Roberto Blasi; Gli artisti Paola Barale e Luca Tommassini; Gli illuminati Yari Carrisi e Pico Rama, figlio di Enrico Ruggeri e Laura Ferrato - hanno cominciato a far vedere di cosa (non) sono capaci: enormi difficoltà con divisioni e sottrazioni (conteggi che servivano ad aprire un lucchetto); notevole resistenza alla pioggia; senso di orientamento così così; e soprattutto la prova del 'nettare delle dee', un cibo triturato e rimasticato con la saliva delle donne locali che doveva essere bevuto dai concorrenti ("all'inizio mi sembrava latte di cocco poi ho cominciato a sentire il sapore di saliva": ma che sapore ha la saliva?).
"Dopo tre anni di Asia dovevamo cambiare, era dietro l'angolo l'effetto deja vu - aveva spiegato durante la presentazione il curatore editoriale di Magnolia Leopoldo Gasparotto -. Se da una parte cade la barriera linguistica, dall'altra siamo potuti entrare ancora più facilmente nelle case della gente del posto per raccontare le loro vite". Più della distanza culturale il principale ostacolo dei viaggiatori sarà insomma l'altitudine, specie nelle puntate girate sulle Ande, ma tutto il programma si preannuncia come una marcia impegnativa fra trekking, scalate ed escursioni termiche: i test fisici attitudinali non a caso sono stati ancora più rigidi, tanto da motivare la scelta di non includere fra i concorrenti una coppia di atleti, ritenuti troppo avvantaggiati.
Davanti a questo momento musicale al traguardo di #pechinoexpress noi così: pic.twitter.com/vqgvXp5HBo
— Pechino Express (@PechinoExpress) 7 Settembre 2015
"E nonostante la fatica - dice Costantino, alla sua terza conduzione, ormai perfettamente rodato e dotato del giusto piglio - il nostro è l'unico programma del suo genere nel quale i concorrenti non chiedono di abbandonare la competizione". La formula del programma non cambia: nelle 10 puntate i viaggiatori avranno a disposizione un budget giornaliero di 1 euro che li costringerà ad affidarsi all'ospitalità e alla generosità della popolazione locale, i cui costumi saranno esplorati con missioni e giochi. "L'anno scorso volevamo sfatare stereotipi sugli islamici - commenta Costantino - ma anche verso il cattolicesimo ci sono pregiudizi e il cristianesimo sudamericano contaminato di animismo per molti è da scoprire, così come l'Ecuador è un paese sconosciuto ai più: se più persone vedessero le culture straniere di persona anziché da film e tg, la nostra società ne gioverebbe".
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