(di Francesco Cerri)
Ha già una bandiera, con la croce
occitana, un inno nazionale, 'Montanhes Aranaises', parla
occitano, si sente monarchica e ospita ogni anno le prodezze
sciistiche dei reali di Spagna: la prospettiva di fare parte di
una Repubblica Catalana non incanta i 10mila abitanti della
Valle d'Aran, che rivendicano ora il diritto
all'autodeterminazione.
In questa splendida valle dei Pirenei dai paesaggi 'svizzeri'
al confine fra Catalogna e Francia, un territorio di 633 km
quadrati per ora in provincia di Lleida, il risultato del voto
sull'indipendenza catalana non lascia spazio all'incertezza. La
maggioranza è 'spagnolista', quanto meno per timore di finire
divorata culturalmente dal catalanismo. "Potrebbe essere l'unico
territorio nel quale vince l'opzione unionista", ha previsto nei
giorni scorsi la Vanguardia. "Noi aranesi siamo sempre andati
d'accordo con i re d'Aragona, con gli Asburgo e poi con i
Borbone di Spagna", spiega lo storico Pepito Calbetò.
I nazionalisti aranesi hanno saputo approfittare delle
rivendicazioni nazionali catalane per ottenere dal parlamento di
Barcellona il riconoscimento del loro statuto di 'nazione
occitana' in seno alla Catalogna. All'inizio dell'anno
Barcellona ha riconosciuto alla Valle, oltre ad una 'autonomia
politica', anche la possibilità di decidere un giorno, a sua
volta, del proprio futuro. Dentro la Catalogna, ma con un 'Patto
di Libera Unione' fra due nazioni, esigono gli aranesi, "o con
la Spagna, o ancora con la Francia", precisa la leader aranese
del partito della sinistra radicale Cup, Mireia Boya.
Come la Catalogna è la regione più ricca di Spagna, la Val
d'Aran è la comarca con il reddito pro capite più alto di
Catalogna. La stazione sciistica dei vip spagnoli di Baqueira
Beret è dagli ultimi anni del franchismo quasi la seconda casa
dei Borbone durante le vacanze invernali. Prima re Juan Carlos e
la regina Sofia con principe e infante, ora re Felipe e donna
Letizia con le principesse. Tendenzialmente gli aranesi si
sentono più spagnoli che catalani, anche se nello stemma della
Valle spicca una chiave d'oro, quella che simbolicamente deve
poter aprire la porta sia della Spagna sia della Catalogna.
Ma, tiene a precisare l'ex sindaco della capitale della
Valle, Vielha, Alex Moga, "in Aran abbiamo una terza chiave di
lettura: l'aranesimo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA