Tutto pronto a Roma e Milano per il primo importante test sicurezza in Italia dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. Stasera c'è la Prima della Scala alla quale parteciperò anche il premier Renzi, domani a Roma si apre il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco.
A Roma, al via il dispositivo di sicurezza in vista dell'apertura del Giubileo. Una giornata che inizierà con l'apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, per proseguire con l'omaggio alla statua della Madonna in piazza di Spagna, una visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per poi concludersi in serata con l'evento denominato "fiat lux", ovvero uno spettacolo di illuminazione scenografica con proiezione di immagini su una facciata della Basilica di San Pietro. Obiettivo principale del dispositivo di sicurezza contenuto nell'Ordinanza di servizio del Questore di Roma Nicolò D'angelo è quello "di rafforzare ulteriormente la percezione di sicurezza dei cittadini, che hanno già dimostrato di accettare con grande senso di responsabilità gli inevitabili disagi collegati all'accrescimento dei controlli".
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Pisapia, per Scala abbiamo fatto tutto il possibile - "Abbiamo fatto tutto il possibile. Chiaramente abbiamo occhi bene aperti e una grossa attenzione, insieme alla professionalità delle forze dell'ordine, del questore, del prefetto per evitare che succeda qualcosa, che purtroppo sarebbe imprevedibile". Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, a margine della cerimonia di consegna degli Ambrogini d'oro, le civiche benemerenze consegnate ogni anno dal Consiglio comunale, commentando le misure di sicurezza prese in occasione della prima della Scala di questa sera. "Sarei un irresponsabile se non fossi preoccupato. Ma sono state prese tutte le misure necessarie e indispensabili per evitare qualsiasi pericolo - ha concluso -. Noi abbiamo fatto tutto il possibile".
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A Roma, "In caso di attentato abbiamo assolutamente posti disponibili nei pronto soccorso, 13 pronto soccorso sono stati resi operativi, riservati 300 posti letto per situazioni di crisi e altri anche in strutture militari", ha detto ancora Gabrielli a 'In Mezz'Ora'. A Roma "oltre a 2250 uomini delle forze armate ce ne sono altri mille delle forze di polizia che si aggiungeranno a quelli che normalmente operano nella capitale - ha aggiunto -. Abbiamo ipotizzato 20 tipi di evento difficili per la sicurezza, l'8 è il top, l'inizio del Giubileo, e l'attenzione deve essere massima. Ma ce ne saranno altri".
"Il ministro dell'Interno non ha mai sottaciuto (il rischio), ha detto sempre che non esiste il rischio zero - ha aggiunto Gabrielli -. Ci sono state 50 persone espulse, ci sono inchieste in corso, c'è un'attività di contrasto, quanto sarà efficace lo vedremo. Manca consapevolezza nell'opinione pubblica? Ma il nostro è un Paese che vuole essere rassicurato".
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Anche il Papa emerito Benedetto XVI parteciperà martedì 8 dicembre alla cerimonia dell'apertura della Porta Santa di San Pietro. Il Pontefice emerito ha infatti accettato l'invito di papa Francesco. Sarà quindi presente dell'Atrio della Basilica in occasione del rito di apertura.
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Card. Scola, chiudersi non elimina il rischio - Per l'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, "sia le tante presenze in Duomo e il fatto che la Basilica di Sant'Ambrogio non sia riuscita a contenere i fedeli, sono la dimostrazione che il popolo ha capito che il riscatto da questa situazione implica il rischio personale, che chiudersi e rinchiudersi per via della paura prima di tutto non elimina il rischio e in secondo luogo appesantisce l'esistenza". Il cardinale Scola ha parlato al termine del Pontificale di Sant'Ambrogio, patrono di Milano, ed ha spiegato che ciò "è un segno bello: è un segno che Milano sta maturando, sta crescendo, sta riacquisendo coscienza civica e, per quanto ci riguarda, sta approfondendo il valore della fede, il rapporto tra la vita e la morte e la vita definitiva con il Signore e i nostri cari".
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