Il maltempo ieri ha continuato a flagellare l'Italia, con danni anche ingenti in numerose Regioni. E non si è arrestato, dopo i cinque morti di domenica, la triste conta delle vittime: una donna ha perso la vita a Limone Piemonte (Cuneo) dopo essere stata colpita da un lastrone di neve staccatosi da un tetto. Ma la cronaca della giornata è una sorta di fotocopia di quanto accaduto domenica, con rami e alberi caduti, fiumi straripati, mareggiate, collegamenti interrotti o a singhiozzo e rischio valanghe. Una di queste, con un fronte di un centinaio di metri, è caduta in Val di Fassa, sopra Canazei, coinvolgendo due sciatori slovacchi, che però sono stati recuperati dagli elicotteri dei soccorsi; un terzo, più fortunato, è riuscito a mettersi in salvo da solo.
Intanto la Protezione Civile ha emesso un nuovo avviso meteo che annuncia a partire dalle prime ore di oggi l'arrivo di nuovi temporali, soprattutto al Sud. Per oggi quindi allerta 'arancione' per rischio idraulico sul Rodigino in Veneto e in Emilia-Romagna sulla pianura di Modena e Reggio Emilia e su quella di Bologna e Ferrara; per rischio idrogeologico, invece, sull'Oltrepò Pavese in Lombardia, su gran parte delle Prealpi Venete, sulla Pianura di Parma e Piacenza in Emilia-Romagna, sui settori appenninici dell'Abruzzo, su gran parte della Campania, sui bacini Agri e Sinni in Basilicata e sulle zone tirreniche centro settentrionali della Calabria. A fronte di una situazione decisamente difficile, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha ribadito la volontà del governo di considerare come "priorità un'azione forte", non senza sottolineare come "il territorio stia scontando la mancanza di interventi che dura da decenni e che ultimamente si è associata agli effetti dei cambiamenti climatici".
Gli effetti delle piogge e dei venti forti si sono avvertiti particolarmente a Roma, dove i vigili del fuoco sono stati chiamati a un super-lavoro, dovuto in massima parte a una vera e propria ecatombe di alberi; problemi anche in zona litoranea, con forti danni a Fregene provocati da una mareggiata. Inoltre hanno superato i livelli di attenzione il Tevere e l'Aniene, che hanno costretto alla chiusura delle banchine a Ripetta e Ponte Salario.
In Toscana fiumi sotto osservazione, come ad esempio l'Ombrone nel Grossetano. Ma anche per allarme frane, com'è accaduto nel Pisano. Problemi anche in Sicilia, con mare in burrasca che ha provocato molti danni nelle Eolie.
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