E' contenuta nella Legge di Stabilità per il 2015, approvata nel dicembre precedente, la norma per sbloccare l'impianto di Tempa Rossa al centro dell'intercettazione telefonica tra il ministro dello Sviluppo Federica Guidi e il compagno Gianluca Gemelli. La proposta è stata inserita nella legge di Stabilità il 14 dicembre del 2014 con un emendamento presentato dal governo che di fatto ha riproposto la norma bloccata tra le proteste delle opposizioni (il gruppo M5s propose anche un video sul sito dei Beppe Grillo) che già si era tentato di inserire nel corso dell'iter parlamentare dello Sblocca Italia. Prevede in particolare - è scritto espressamente - a ''semplificare la realizzazione di opere strumentali alle infrastrutture energetiche strategiche'' e a ''promuovere i relativi investimenti e le connesse ricadute anche in termini occupazionali''.
Il riferimento all'impianto ''Tempa Rossa'' venne allora indicato espressamente nella relazione tecnica nella quale era spiegato che con la norma presentata il governo puntava ad estendere - così come riporta la notizia dell'ANSA di allora - ''il regime di autorizzazione unica a quelle opere e infrastrutture necessarie e indispensabili per assicurare il loro sfruttamento", dando "significativo impulso" all'occupazione. In particolare nella Legge di Stabilità 2015, al comma 552, è stata così introdotta l'estensione dell'autorizzazione unica anche per "le opere necessarie al trasporto, allo stoccaggio, al trasferimento degli idrocarburi in raffineria, alle opere accessorie, ai terminali costieri e alle infrastrutture portuali strumentali allo sfruttamento di titoli concessori esistenti, comprese quelle localizzate al di fuori del perimetro delle concessioni di coltivazione".
Le disposizioni, si osservava allora nella relazione tecnica, possono "generare rilevanti entrate fiscali aggiuntive" sia per lo Stato che per le Regioni, grazie anche alle royalties (che peraltro un altro emendamento del governo aumenta), visto che "con la realizzazione delle opere e infrastrutture connesse e indispensabili sarà possibile avviare l'attività commerciale estrattiva". Senza contare "le importanti ricadute occupazionali di cui beneficeranno in maniera immediata e diretta i territori in cui tali opere saranno localizzate". La norma prevedeva infine il coinvolgimento delle Regioni interessate "con lo strumento dell'intesa, salvo prevedere la remissione degli atti alla presidenza del Consiglio, qualora l'intesa non sia raggiunta".
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