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A Roma la prima fermata archeologica della metro

A Roma la prima fermata archeologica della metro

Scoperta, durante i lavori, una caserma romana del II secolo d.C che non comporterà nessuna deviazione

16 maggio 2016, 18:48

Redazione ANSA

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Caserma ritrovata a Roma sotto a metro C, il cantiere - RIPRODUZIONE RISERVATA

Caserma ritrovata a Roma sotto a metro C, il cantiere - RIPRODUZIONE RISERVATA
Caserma ritrovata a Roma sotto a metro C, il cantiere - RIPRODUZIONE RISERVATA

La stazione della metro C Amba Aradam a Roma si farà e la scoperta durante i lavori di una caserma romana del II secolo d.C. non comporterà ritardi nei tempi di realizzazione, né costi superiori a quelli previsti. Anzi, integrato con la fermata della metro, nascerà un vero e proprio sito archeologico di 'straordinario interesse', che ne farà la prima 'stazione archeologica' della capitale.

Lo assicura il soprintendente speciale per il Colosseo, Francesco Prosperetti, che oggi ha presentato alla stampa alcuni ambienti dell'edificio ritrovato a 9 metri di profondità nel corso degli scavi per la costruzione della linea metropolitana, nel tratto tra San Giovanni e il Colosseo. Non sarà necessaria una nuova progettazione del percorso, precisa il soprintendente, spiegando che si lavora alla realizzazione di una stazione metro che integri il trasporto urbano con la fruizione del sito. "Mentre prima i sondaggi fatti su Chiesa Nuova e su Piazza Venezia hanno rivelato delle strutture che hanno dato delle indicazioni per il proseguo delle progettazioni, - ha spiegato il soprintendente - qui siamo in fase attuativa, cioè qui non ci confrontiamo con il 'se fare o non fare' ma con il 'come fare', come realizzare a Roma un'opera pubblica che, come forse non si è mai tentato in passato, si confronti nel concreto con la storia di questa città".

La fermata metro su viale Ipponio, a due passi da Porta Metronia, sarà "molto più di una stazione-museo", secondo il soprintendente: "la sfida affascinante sarà quella di integrare uno spazio archeologico nella stazione", cioè "uno spazio che sappia parlare del sottosuolo di Roma ai viaggiatori" e il cui ritrovamento non costituisce "un limite, un incidente,ma l'opportunità di costruire a Roma la più bella metropolitana del mondo". Prosperetti confida che "questo lavoro non comporterà ritardi" e ribadisce che i costi "sono ampiamente previsti": "Ho chiesto di verificare i tempi di questa operazione - ha detto - e il suo contenimento all'interno della previsione di spesa".

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