"I soldi che servono per la ricostruzione ci sono, c'è la solidarietà di tante persone, ora non bisogna perdere tempo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi parlando con alcuni abitanti di Amatrice al termine dei funerali delle vittime del terremoto. "L'importante è che ci sia la comunità forte", ha aggiunto Renzi. "Presidente mi raccomando il controllo sui soldi", dice un uomo. "Questo del controllo mi sento di garantirlo", ha risposto il premier. "Faremo di tutto per controllare" che non ci siano speculatori sul terremoto. Lo ha detto il premier Matteo Renzi al termine dei funerali delle vittime di Amatrice rispondendo ad un'anziana, Rita Di Pietro, che si era rivolta commossa al presidente del Consiglio dicendogli: "Mi raccomando, stavolta nessuno si deve arricchire con la ricostruzione". "Il controllo è fondamentale", ha poi aggiunto Renzi.
La ricostruzione non dev'essere "una 'querelle politica' o una forma di sciacallaggio di varia natura, ma quel che deve: far rivivere una bellezza di cui siamo custodi". Così il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, nell'omelia della messa funebre ad Amatrice. "Non basteranno giorni, ci vorranno anni - ha detto mons. Pompili -. Sopra a tutto è richiesta una qualità di cui Gesù si fa interprete: la mitezza. Che è una 'forza' distante sia dalla muscolare ingenuità di chi promette tutto all'istante, sia dall'inerzia rassegnata di chi già si volge altrove. La mitezza dice, invece, di un coinvolgimento tenero e tenace, di un abbraccio forte e discreto, di un impegno a breve, medio e lungo periodo". "Solo così - ha aggiunto - la ricostruzione non sarà una 'querelle politica' o una forma di sciacallaggio di varia natura, ma quel che deve: far rivivere una bellezza di cui siamo custodi".
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