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Test di Medicina, sit-in e proteste contro numero chiuso

Test di Medicina, sit-in e proteste contro numero chiuso

Gli aspiranti camici bianchi sono 62.695, oltre duemila persone in più rispetto all'anno scorso

ROMA, 06 settembre 2016, 18:16

Redazione ANSA

ANSACheck

Test Medicina, un cartello di protesta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Test Medicina, un cartello di protesta - RIPRODUZIONE RISERVATA
Test Medicina, un cartello di protesta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si sono svolti i test di ammissione a medicina e odontoiatria per i corsi a numero programmato a livello nazionale per l'anno accademico 2016-2017. Gli aspiranti camici bianchi sono 62.695, oltre duemila persone in più rispetto all'anno scorso. I posti disponibili a Medicina e Odontoiatria sono 10.132 (9.224 per Medicina e 908 per Odontoiatria). Passerà dunque circa un candidato su sei. Mercoledì 7 settembre si va avanti con le prove per Veterinaria (655 posti) e giovedì 8 settembre si svolgeranno i test per i 9.991 posti di Architettura. Nella notte blitz degli studenti contro il numero chiuso davanti alla sede del ministero. Proteste anche davanti ad alcuni ospedali.

Le graduatorie nazionali relative ai test d'accesso alle facoltà a numero programmato per l'anno accademico 2016-2017 saranno pubblicate il 4 ottobre su www.universitaly.it e, sul sito, saranno comunicate le assegnazioni. Le immatricolazioni saranno aperte lo stesso giorno.

Le prove vengono pubblicate il giorno stesso dello svolgimento dei test. I risultati saranno, invece, pubblicati in forma anonima su www.accessoprogrammato.miur.it il 20 settembre per Medicina e Odontoiatria, il 21 per Veterinaria e il 22 per Architettura. Questa pubblicazione tuttavia non permetterà di risalire al proprio risultato e non costituirà graduatoria. I candidati potranno vedere il proprio punteggio, il modulo delle risposte e il modulo anagrafico sulla propria area riservata di www.universitaly.it il 29 settembre.

A Sapienza sit-in contro numero chiuso - Sit-in di protesta contro l'accesso a numero programmato anche all'Università La Sapienza. Mentre gli aspiranti camici bianchi attendono di essere identificati per accedere al test di ingresso alla facoltà di medicina, fuori dalle aule alcune organizzazioni studentesche, come Udu e Link Coordinamento universitario, ribadiscono il loro "no al numero chiuso". "Il numero chiuso chiude gli ospedali", denunciano gli studenti di Link, che indossano camici bianchi e, al collo, il cartello "volevo fare una visita medica ma ho trovato chiuso". Protestano anche l'Udu e la gioventù comunista. "Questi test non sono in grado di giudicare gli studenti", denuncia Elisa Marchetti dell'Udu. Accanto a lei due buttafuori che, in un flash mob, selezionano candidati in base a "segno zodiacale e colore di capelli". Intanto gli aspiranti medici, carta di identità e ricevuta del pagamento della tassa di iscrizione in mano, attendono le 11, l'ora in cui avrà inizio la prova in tutta Italia. Alcuni confessano di avere un piano B nel caso in cui il test dovesse andar male ("Proverò il test a Biologia", dice un ragazzo). Provengono da Roma e dintorni, ma anche da altre province, come Reggio Calabria e Caserta. "Tra gli iscritti al test, una decina arriva dalle aree terremotate", afferma il rettore Eugenio Gaudio. I candidati alla Sapienza sono 5.457, i posti disponibili 864, più 68 per odontoiatria. 77 le aule impegnate. Una volta cominciato l'appello i candidati entrano uno alla volta in aula, lasciano zaino ed effetti personali in un angolo e prendono posto. I responsabili di vigilanza e vigilanti impiegati oggi nell'ateneo romano sono 262.

Proteste studenti davanti ospedali  - "Da anni chiediamo un ripensamento delle modalità di accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, che si stanno rilevando non solo inefficaci, ma anche dannose. Anche l'Ordine dei Medici comincia a mettere in discussione questa programmazione". Così Martina Carpani, Coordinatrice della Rete della Conoscenza che questa notte, insieme a Link Coordinamento Universitario e Unione degli Studenti hanno svolto un'azione dimostrativa presso alcune aziende ospedaliere per protestare contro i test di accesso a Medicina, affiggendo cartelloni e striscioni con sopra scritto "Chiuso - il numero chiuso chiude gli ospedali". Le azioni di protesta proseguiranno nelle sedi dove si svolgono i test, in particolare davanti alla sede di Medicina dell'università La Sapienza di Roma e in tutti i principali poli universitari. "Medicina ha visto un taglio da 9513 a 9224 posti e architettura da 7800 a 6991 -precisa Andrea Torti, Coordinatore di Link - Coordinamento Universitario - La progressiva riduzione del numero di posti per l'accesso ai corsi con il numero chiuso nazionale è inaccettabile e va a ledere ulteriormente il diritto allo studio, già colpito da un test assolutamente iniquo".

Blitz notturno studenti al Miur - Blitz notturno davanti alla sede del Miur in viale Trastere a Roma per gli studenti dell'Udu e della Rete degli studenti medi per protestare contro i test di ingresso all'università. Oggi si svolgono i primi che riguardano i corsi di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. Con il blitz davanti al Ministero dell'Istruzione "abbiamo voluto ribadire la nostra contrarietà a qualsiasi forma di numero chiuso -precisa Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell'Udu - ma abbiamo denunciato che quella che avviene con il test è una selezione all'ingresso che di fatto si basa su elementi aleatori, e su cui incidono fortemente una serie di fattori che nulla hanno a che vedere con la capacità e la volontà del candidato di affrontare un determinato corso di studi. Davanti ad una drammatica riduzione degli studenti che si iscrivono all'università, il Ministero risponde nel peggiore dei modi. I bandi contengono elementi peggiorativi rispetto al passato, come la diminuzione sostanziale dei posti disponibili (se ne perdono più di 1000, di cui 300 a medicina) e la chiusura anticipata delle graduatorie al termine del primo semestre, lasciando immaginare che questo comporterà un'ulteriore riduzione dei posti. In questo modo moltissimi potenziali studenti sono buttati fuori dalle università, e si vedono negata la possibilità di scegliere il proprio futuro". Gli studenti precisano che anche quest'anno saranno presenti negli atenei di tutta Italia per distribuire la "Guida al Test sicuro": al suo interno "è indicato tutto ciò che deve accadere per far sì che il test si svolga in maniera regolare, evitando quindi che prove inique e fallaci vadano a condizionare il futuro di studenti già pesantemente danneggiati da questo sistema di accesso" si legge in una nota. I test proseguiranno i prossimi giorni con Medicina veterinaria (7 settembre), Architettura (8 settembre), per chiudere il 13 e 14 con Professioni Sanitarie e Medicina e Chirurgia in lingua inglese. "Siamo pronti a raccogliere ogni segnalazione di irregolarità al nostro indirizzo mail: ricorsi@unionedegliuniversitari.it". Per Gianmarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi é importante investire nell'orientamento dei ragazzi. "Sempre più studenti si trovano impreparati al momento della scelta del proprio percorso universitario. Per questo, come studenti medi, diciamo che è necessario non solo superare il numero chiuso, ma anche prevedere seri programmi di orientamento negli ultimi anni delle scuole superiori, in modo da poter permettere agli studenti di fare una scelta consapevole: bisogna pensare a scuola e università come due percorsi non distinti bensì in continuità".
   

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