Norme sulla sicurezza violate per oltre vent'anni, indifferenza generalizzata rispetto ai rischi dei lavoratori e una dipendenza macroscopica da difetti strutturali e gestionali dell'azienda.
Sono i concetti su cui ha insistito il Pm Roberto Ceroni, nella requisitoria con cui ha chiesto la condanna per tre ex consiglieri di amministrazione della Casaralta di Bologna, azienda che fabbricava carrozze ferroviarie.
L'accusa è omicidio colposo nei confronti di
lavoratori morti dopo essersi ammalati per esposizione
all'amianto.
Sono 25 le morti per cui il Pm ha chiesto venga riconosciuta
la responsabilità a vario titolo degli imputati: sei anni sono
stati chiesta per Anna Maria Regazzoni, 87 anni, nel cda dal
1955 al 1979 e poi dal 1984 al 1993, poi a quattro anni per
Carlo Regazzoni, 60, consigliere dal 1977 al 1986 e per Carlo
Filippo Zucchini, 62, in carica dal 1979 al 1986. I fatti
contestati vanno dagli anni Sessanta al 1989.
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