Il corteo della manifestazione contro la violenza sulle donne, "Non una di meno", è arrivato a Piazza S.Giovanni. Si conclude così la manifestazione di Roma, che vede tra le promotrici la rete dei centri antiviolenza, l'Unione delle donne in Italia e l'Associazione Iodecido. Secondo gli organizzatori la partecipazione nel corso del corteo sarebbe arrivata a duecentomila persone, rispetto alle centomila stimate all'inizio. A dare le cifre è Tatiana Montella leader di Iodecido.
Ci sono donne di tutte le generazioni, dalle bambine alle anziane. In piazza anche diversi uomini, soprattutto giovani. Tra gli striscioni che stanno accompagnando il corteo a Roma delle donne molti hanno foto di vittime di violenza. Il tema del femminicidio è quello predominante negli slogan, mentre non ci sono invettive contro i politici. Solo in partenza c'era qualcuno che distribuiva volantini per il referendum, una presenza minoritaria che però è scomparsa man mano che il corteo ha cominciato a procedere verso piazza S.Giovanni. Anche per quanto riguarda i colori della manifestazione, a predominare è il rosso divenuto da tempo simbolo delle donne vittime di violenza da parte degli uomini.
Camusso, è sconfitta per tutti - "La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti. Io sono qui perché giustamente è un tema che ci accomuna". Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parla con i cronisti dal corteo in corso a Roma contro la violenza sulle donne. Oltre al segretario generale, la Cgil è presente con sindacaliste di tutte le Camere del lavoro. Sulla massiccia partecipazione alla manifestazione, Camusso commenta: "Era facile prevedere che ci fosse molta voglia di reagire, di riprendere la parola in questa condizione in cui crescono forme di violenza e accanimento contro le donne".
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