Una cinquantina di persone, in gran parte migranti di origine africana, ha partecipato nel pomeriggio ad un presidio in Piazza Nettuno, a Bologna, per protestare 'contro la politica dei muri e delle espulsioni' e la riapertura dei Cie.
"Veniamo accusati di vivere in alberghi pagati con i soldi
degli italiani - spiegano i portavoce del Coordinamento Migranti
- ma in realtà abbiamo aspettato in silenzio in centri di
accoglienza che hanno arricchito le cooperative.
Chi è uscito
dal circuito dell'accoglienza si è ritrovato al gelo sotto i
ponti, ma ha anche lottato per una casa". Durante la
manifestazione sono stati esibiti cartelli e striscioni contro
il 'razzismo istituzionale' che impedisce di diventare regolari,
affissi anche alle pareti del cantiere che ricopre la statua del
Netttuno. "Nessuno di noi crede più alla promessa dell'asilo e
dell'accoglienza e se rimaniamo ancora in silenzio - hanno
spiegato - non avremo mai il permesso che serve per vivere e
muoverci liberamente in Italia e Europa".
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