"Ma quale Brexit, chi vince la gara delle gambe!". All'indomani di un cruciale incontro tra due leader europee, nella settimana più delicata per l'Europa e la Gran Bretagna, su siti e social media di tutto il mondo non si parla d'altro che d'una foto e del titolo che l'accompagna. "Never mind Brexit, who won Legs-it!", grida in prima pagina il tabloid Daily Mail accanto ad una foto di Theresa May e Nicola Sturgeon scattata da una prospettiva che mette appositamente in risalto le loro gambe ('legs' in inglese'). Non un pezzo sul divorzio dall'Ue, ne' sul nodo dell'indipendenza scozzese e neppure sul gelido faccia a faccia tra una premier e una first minister bensì l'ennesima manifestazione di sessismo.
Un atto di misoginia peraltro ad opera di una donna, Sarah Vine, editorialista e moglie dell'ex ministro Michael Gove.
"Non era proprio tacchi a spillo all'alba ('stilettos at dawn')", scrive giocando con il titolo di un film Vine che poi rincara "non c'è dubbio che entrambe considerano le gambe l'arma migliore nel loro arsenale fisico".
Il web, almeno, e parte del mondo politico britannico hanno reagito con sdegno e ironia. Sotto l'hashtag #legsit su Twitter sono state pubblicate migliaia di foto di gambe in tutte le salse, di uomini e donne. E se per Piers Morgan, ex direttore di tabloid e controverso personaggio televisivo, l'unico errore nella pagina è il punto esclamativo al posto di quello interrogativo, l'ex leader laburista Ed Miliband definisce il titolo "degno degli anni 50".
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