E' una malattia per alcuni versi
ancora 'misteriosa' e per la quale non esiste al momento una
cura: l'autismo colpisce, solo in Italia, tra le 300 e le
500mila persone ma i casi sono in aumento a livello mondiale.
I cosiddetti disturbi dello spettro autistico sono un gruppo
complesso di disturbi dello sviluppo cerebrale. Questo termine,
spiega l'Istituto superiore di sanità, raggruppa condizioni come
l'autismo e la sindrome di Asperger, disturbi caratterizzati da
difficoltà nell'interazione e nella comunicazione sociale e da
interessi e attività limitati e ripetitivi. Incerto il numero
delle persone affette: recenti stime indicano 62 casi per
10.000, il che significa che un bambino su 160 ha un disturbo
dello spettro autistico. Secondo altri studi, però, i tassi
sarebbero decisamente più elevati. Negli Usa il numero sale a
3,5 milioni, nel mondo si arriverebbe a 60 milioni di persone
affette. Molti esperti sono concordi nel sostenere che nel corso
degli ultimi 35 anni il numero dei casi è impennato ovunque,
anche per la migliorata capacità dei medici di diagnosticare la
malattia. Nelle persone affette, il grado di abilità
intellettiva è variabile e spazia da una compromissione grave a
abilità cognitive non verbali superiori alla norma. È difficile
individuare prima dei 12 mesi di età la presenza della malattia,
mentre la diagnosi è in genere possibile entro i 2 anni di età.
Le manifestazioni all'esordio sono un ritardo o regressione del
linguaggio e delle abilità sociali e la presenza di
comportamenti ripetitivi e stereotipati. Quanto alle cause, sono
sia genetiche sia ambientali (infezioni virali, esposizione a
pesticidi). I dati, affermano Iss e Oms, indicano che non vi
sono evidenze di un legame tra vaccino morbillo-parotite-rosolia
(Mpr) e disturbi dello spettro autistico. L'ipotesi che la
vaccinazione possa essere associata ad autismo fu sollevata da
uno studio inglese nel 1998 su The Lancet. L'ipotesi è stata poi
valutata da numerosi studi, ma nessuno ha confermato una
relazione causale. Gli autori dello studio hanno successivamente
ritirato le loro conclusioni e nel 2010 la rivista ha ritirato
l'articolo. In Italia, nel 2015, è entrata in vigore la prima
legge sull'autismo, per un maggior inserimento nella vita
sociale e lavorativa. L'autismo è stato inoltre inserito nei
nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, per garantire diagnosi
precoce e cure individualizzate in tutte le Regioni.
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