Era il 18 luglio e pioveva da giorni
in alta Lombardia. Troppo. Quella notte del 1987 il fragile
territorio della Valtellina non riuscì più a contenere tutta
quell'acqua e cominciarono le frane. Sarebbero terminate solo
dieci giorni dopo, il 28 luglio, con la frana più grave, quella
che in Val Pola fece scomparire in un colpo solo due interi
paesi, Sant'Antonio Morignone e Aquilone. Alla fine i morti
complessivi furono 53, i danni superarono i 4 mila miliardi di
lire. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, porta
oggi di persona il suo ricordo in uno dei paesi più colpiti,
Aquilone, in Valdisotto.
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