Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cronaca
  1. ANSA.it
  2. Cronaca
  3. Migranti: sequestrati pc da nave Iuventa

Migranti: sequestrati pc da nave Iuventa

La rabbia sui social dopo le immagini che rivelano i rapporti coi trafficanti

Resta a Trapani l'indagine della procura su presunti contatti tra scafisti libici e l'equipaggio della nave Iuventa di una Ong tedesca, sequestrata ieri a Lampedusa dalle autorità. Gli investigatori hanno preso alcuni computer che si trovavano a bordo. VIDEO Verranno esaminati dagli inquirenti anche tutti gli strumenti di bordo che "raccontano" i movimenti dell'unità impegnata nel soccorso dei migranti. Stupore e rabbia sui social . Intanto l'Ue si schiera con le autorità italiane. "Sappiamo dell'incidente ma non abbiamo dettagli se sia il risultato del Codice di condotta per le ong o altro. Abbiamo fiducia nelle autorità italiane che stanno gestendo". Così il portavoce della Commissione europea Mina Andreeva sul sequestro della nave.

Gli investigatori hanno preso alcuni computer che si trovavano a bordo della nave Iuventa, sequestrata ieri su disposizione della procura di Trapani mentre si trovava a Lampedusa. Sui pc la polizia farà degli accertamenti tecnici. Verranno esaminati dagli inquirenti anche tutti gli strumenti di bordo che "raccontano" i movimenti dell'imbarcazione impegnata nel soccorso dei migranti. La Iuventa i partirà per Trapani, dove resterà sotto sequestro.

Sulle Ong "serve una Legge, non un futile codice di condotta. Noi ne abbiamo depositata una mesi fa, e prevede proprio la presenza di polizia giudiziaria a bordo delle navi Ong. Il Pd ha i numeri per farla votare subito. Se serve, riapriamo il Parlamento ad agosto e approviamola". Lo chiede, in un video su Facebook, il vicepresidente della Camera M5S Luigi Di Maio. "Se il Pd vuole presentare un'altra legge uguale alla nostra, come ha fatto con i vitalizi, faccia pure", spiega Di Maio che sottolinea: "sulle Ong avevamo ragione".

"Mi dispiace che alcune ong abbiano scelto di non firmare il Codice di condotta - ha detto il commissario europeo a Migrazione e Affari interni Dimitris Avramopoulos in un'intervista all'ANSA -. Dobbiamo lavorare tutti assieme per smantellare il modello di business dei trafficanti ed evitare le morti dei migranti. Per questo chiedo di nuovo a tutte le ong di aderire all'iniziativa. Più ampia sarà la scala del nostro lavoro comune, migliori saranno i risultati sul terreno". Sui rimpatri "parte del problema è anche che una volta che a una persona in Italia viene detto che deve essere rimpatriata, se non è detenuta, non ha più incentivi a cooperare con le autorità. Occorre che il processo dei rimpatri sia accelerato e le procedure snellite". "La Legge Minniti - ha spiegato - è un buon passo avanti in questa direzione e la Commissione è pronta a sostenere l'Italia a fare i cambiamenti che servono".

Sequestrata nave Ong, contatti con trafficanti - Due giorni fa avevano deciso di non sottoscrivere il codice di condotta per le Ong preparato dal Viminale. Una scelta, quella della Jugend Rettet, condivisa da altre organizzazioni non governative, come Msf. Oggi un nuovo capitolo, stavolta sul fronte giudiziario: la Procura di Trapani, che da mesi indaga sui salvataggi effettuati nelle acque del Canale di Sicilia da navi delle ong, ha chiesto e ottenuto dal gip il sequestro della Iuventa, una delle imbarcazioni della organizzazione tedesca. Il reato ipotizzato, ancora a carico di ignoti, è il favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. Nell'inchiesta, condotta dallo Sco, è stato usato anche un agente sotto copertura. In particolare, uno avrebbe lavorato sulla nave Vos Hestia che opera per conto di Save the Children. La Iuventa, un peschereccio battente bandiera olandese di 33 metri, è stato fermato in mare e condotto a Lampedusa. Per scortarlo in porto sono intervenute diverse motovedette della Guardia costiera, con un grande spiegamento di forze dell'ordine anche sulla banchina. Il comandante della Capitaneria di porto di Lampedusa, il tenente di vascello Paolo Monaco, è salito a bordo della nave dove è rimasto per oltre due ore. "Si tratta di un normale controllo, che abbiamo fatto e che non comporterà alcun problema - aveva spiegato l'ufficiale". Ma le cose non sono andate così. E dopo qualche ora si è saputo che il peschereccio era sotto sequestro su ordine della magistratura, ricorsa al provvedimento per scongiurare la reiterazione del reato. A spiegare il contenuto dell'indagine - avviata a marzo di quest'anno dalle dichiarazioni di due operatori della Vos Hestia, imbarcazione di un'altra organizzazione non governativa, Save The Children - è stato il procuratore facente funzioni Ambrogio Cartosio.

Gli inquirenti, su input di due ex operatori di Save The children, poi assunti dall'agenzia Imi security Service, avrebbero accertato almeno tre casi in cui alcuni componenti dell'equipaggio della nave, non ancora identificati, avrebbero avuto contatti con trafficanti di migranti libici e sarebbero intervenuti in operazioni di soccorso senza che i profughi fossero in reale situazione di pericolo. I migranti sarebbero stati trasbordati sulla nave della ong scortati dai libici. Per i pm il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, escluso solo quando il soccorso avviene in situazioni di imminente rischio, sarebbe smaccato. "La più temeraria era sicuramente la Iuventa che, da quello che ho potuto vedere sul radar, avendo io accesso al ponte, arrivava anche a 13 miglia dalle coste libiche, circostanza anche pericolosa. La Iuventa, che è un'imbarcazione piccola e vetusta, fungeva da 'piattaforma' ed era sempre necessario l'intervento di una nave più grande sulla quale trasbordare i migranti soccorsi dal piccolo natante...", racconta ai pm uno dei testimoni che rivela anche che i gommoni usati dai trafficanti venivano restituiti agli scafisti. "Ci sono gravi indizi di colpevolezza - ha detto Cartosio - e poi ricorre il caso in cui la legislazione speciale prevede la confisca del mezzo che interviene in caso di condanna dei proprietari e questo ci impone di ricorrere al sequestro preventivo accettato dal gip". Mentre il gip parla di vero e proprio "rendez vous tra trafficanti e Iuventa". Gli episodi contestati risalgono al 18 e 26 giugno e al 10 settembre. "Ma ve ne sono anche altri - ha spiegato il magistrato - che contribuiscono a sostenere che questa condotta sia abituale". La responsabilità degli illeciti sarebbe individuale. Non ci sarebbero cioè legami tra i trafficanti e la Ong: infatti non è stata contestata l'associazione a delinquere. "E comunque - ha precisato Cartosio - le persone coinvolte non hanno agito per denaro". Che la vicenda avrebbe suscitato clamore, la Procura lo prevedeva. "La delicatezza dell'indagine, gli intricati risvolti giuridici e rilevanza sociale - ha precisato il procuratore - ci induce a dare all'opinione pubblica informazioni il più possibile formali e corrette". "Sulla nave si sono alternati diversi equipaggi - ha aggiunto - e al momento non pare abbiano percepito compensi. La mia personale convinzione è che il motivo della condotta dell'equipaggio sia umanitario". La Iuventa ha iniziato le sue attività di soccorso il 30 giugno dell'anno scorso.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie