Tanta paura nell'Aquilano, per gli abitanti di Scurcola Marsicana e dei comuni della Marsica, a seguito della scossa di terremoto di magnitudo 3.7 (aggiornata al ribasso da 3.9) delle 21:58 di ieri. Al momento non si sono registrati danni a cose o a persone. Per precauzione alcuni abitanti sono scesi in strada. Qualcuno ha anche deciso di trascorrere la notte fuori casa. Molte sono state le telefonate registrate dal centralino dei Vigili del fuoco che tengono la situazione sotto controllo. E per precauzione in alcuni comuni, come Avezzano, Tagliacozzo e la stessa Scurcola Marsicana, zona dell'epicentro, le scuole oggi restano chiuse. In questi comuni slitterà quindi il primo giorno del nuovo anno scolastico. Intanto dall'Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) fanno sapere che si tratta dell' "attivazione di una nuova struttura".
I comuni più vicini all'epicentro sono Scurcola Marsicana a 3 km, Magliano de' Marsi a 4 e Tagliacozzo a 6. La scossa è stata avvertita all'Aquila ma anche nel Reatino, in alcune periferie di Roma e del suo circondario. Parla di situazione "regolare in paese" il sindaco di Scurcola Marsicana, Maria Olimpia Morgante. "Per motivi precauzionali abbiamo deciso di posticipare l'apertura delle scuole, la cui agibilità è stata verificata nei giorni scorsi", afferma il sindaco sottolineando che "le scuole sono sicure perché sono di nuova costruzione". Ad Avezzano, il sindaco, Gabriele De Angelis, su Facebook comunica di aver firmato un'ordinanza "a scopo precauzionale, per la sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado per lunedì 11 settembre, al fine di poter effettuare una immediata verifica degli edifici".
Stessa decisione è stata presa dal sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, "sentiti i tecnici comunali e la dirigente scolastica al solo scopo di permettere un'agevole ricognizione delle strutture". Secondo gli esperti, il terremoto di Scurcola Marsicana non ha alcun legame né con la sequenza che si è attivata il 24 agosto 2016 né con la struttura relativa al sisma de L'Aquila del 6 aprile 2009: "Sicuramente si è attivata un'altra struttura", ha detto all'ANSA il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni. "Questo terremoto - ha proseguito - è avvenuto in una zona a sud di Campotosto e vicinissima ad Avezzano, sede del terremoto del 1915: una delle zona più sismiche d'Italia". "Nei prossimi giorni seguiremo la situazione con la massima attenzione per capire se si tratta di una sequenza oppure di un evento isolato", ha concluso il presidente dell'Ingv.
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