Nella Curia romana, in
futuro, dovranno lavorare più giovani e più donne. E' una delle
prospettive aperte dalla ventunesima riunione del 'C9', il
Consiglio dei cardinali che assiste papa Francesco nel progetto
di riforma del governo della Chiesa (attualmente ridotto a un
'C8' per l'assenza del cardinale australiano George Pell,
tornato in patria per sottomettersi a un processo per abusi
sessuali su minori), svoltasi da lunedì a oggi in Vaticano.
"Alcuni temi della discussione - ha detto ai giornalisti il
direttore della Sala stampa vaticana, Greg Burke - erano la
Curia come strumento di evangelizzazione e di servizio non solo
per il Papa, ma anche per le Chiese locali, quindi il ruolo
delle Nunziature apostoliche e la selezione e la competenza del
personale". "Questo è molto interessante - ha specificato il
portavoce vaticano - perché hanno parlato di un ambiente meno
clericale, più internazionale, con un incremento delle persone
giovani e di donne".
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