Sono migliaia, secondo i dati di
Unicef e Save the Children, i bambini nelle mani dell'Isis. Su
di loro il sedicente Stato islamico impone il suo modello
educativo per trasformare i ragazzini in guerrieri del jihad e
martiri kamikaze. La scuola, i giochi, lo sport,
l'indottrinamento, la manipolazione e l'addestramento di questa
generazione perduta dei bambini del Califfato vengono raccontati
in un e-book del giornalista Maurizio Piccirilli ('Cuccioli del
jihad', 'e-letta edizioni digitali'), a lungo responsabile delle
pagine Interni-Esteri del quotidiano Il Tempo, inviato speciale
e autore di altri volumi sui temi del terrorismo.
I bambini dell'Isis sono figli di miliziani, di foreign
fighter, piccoli rapiti alle loro famiglie, orfani costretti nei
Centri educativi del jihad, "veri e propri college dove si
insegna odio e violenza" e dove "nei libri di matematica fucili
e pistole hanno sostituito le mele e le pere. Vietata la musica
e la filosofia. I loro giochi sono solo di stimolo alla
ferocia".
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