E' di due anni e sei mesi di
reclusione la pena che il pubblico ministero ha chiesto nei
confronti del camionista moldavo che la mattina del 29 settembre
del 2014 aveva posteggiato il suo tir in maniera irregolare alle
porte di Castelsangiovanni (Piacenza), contro cui, fermo su una
curva, si schiantò una gazzella dei carabinieri di Piacenza
impegnata in un inseguimento. Un militare morì sul colpo,
un'altro rimase gravemente ferito.
In tribunale si è tornato a parlare di quella tragica
mattina, quando la pattuglia del Nucleo Radiomobile di Piacenza,
all'inseguimento di un'auto sospetta, finì a 130 orari contro
quel camion posteggiato contromano in curva, fermo in attesa di
entrare al polo logistico. Il camionista moldavo è imputato per
lesioni colpose e omicidio colposo. Il pm Antonio Rubino ha
sostenuto che senza quel camion l'auto dei carabinieri non si
sarebbe schiantata. Di qui la richiesta di condanna nei
confronti dell'autista. L'udienza è stata rinviata dal giudice
per ascoltare la difesa.
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