Il caso di 'Spelacchio', l'albero di Natale di Piazza Venezia, nonché il più discusso d'Italia, arriva in Corte dei Conti. Il Codacons ha infatti depositato ai magistrati contabili un esposto in cui chiede di aprire un' indagine sulle spese sostenute dall'amministrazione per l'albero, e accertare eventuali danni erariali per la collettività. "Spelacchio non può più rimanere piazza Venezia e deve essere rimosso con urgenza. Un albero secco, spelacchiato e morente configura una figuraccia mondiale per Roma", rincara il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi, chiedendone immediata rimozione.
E SPELACCHIO FINISCE ANCHE SUL 'GUARDIAN'
L'abete rosso arrivato a Roma dal Trentino ha fatto subito parlare di sé per l'aspetto non proprio rigoglioso delle sue fronde. Protagonista di ironie e sfottò sul web, si è guadagnato anche alcuni apprezzamenti e, di sicuro, l'appellativo ormai famoso di 'Spelacchio'. Ad intervenire sul tema è Eleonora Mariano, agronoma della segreteria tecnica del Pefc Italia (organismo che promuove la gestione forestale sostenibile) che spiega: "Non solo l'albero di piazza Venezia, ma tutti gli alberi di grandi dimensioni che addobbano le piazze italiane a Natale sono senza radici, quindi 'morti'. In generale però reggono, a livello di immagine, fino all'Epifania e oltre. Il problema di quello di piazza Venezia è che sta cedendo troppo velocemente, apparendo spoglio rispetto a quando è partito dalla Val di Fiemme.
Le motivazioni possono essere diverse: le conseguenze di uno stress idrico dovuto alla siccità di quest'anno e un'altra concausa potrebbe essere legata alla modalità di trasporto e all'arrivo a Roma". Nei giorni scorsi, a Rai Radio1, Ilario Cavanda, tecnico forestale della comunità di Fiemme, aveva detto: "Non so cosa può esser successo, da qui è partito in condizione perfette, lo abbiamo consegnato sano". Ed in ogni caso il Campidoglio ora non ha intenzione di rimuoverlo. L'albero "è arrivato dalla Val di Fiemme senza radici, come tutti gli alberi di Natale, e non è previsto che sia sostituito", spiegano brevemente dall' assessorato all'Ambiente di Roma. Secondo alcune ricostruzioni, tuttavia, sembra che la stessa sindaca Virginia Raggi abbia deciso di chiedere una relazione tecnica sulla vicenda. Dall'opposizione, intanto, cade una pioggia di critiche, mista ad ironia: "Sono stati spesi 48 mila euro per l'albero più brutto d'Europa che è anche morto", dice il segretario del Pd romano Andrea Casu.
Mentre il consigliere dem in Comune Giulio Pelonzi chiede che sia "allestita la camera ardente per Spelacchio nella Sala della Protomoteca, perché ormai simboleggia il romani oggi sotto l'amministrazione Raggi". "L'Albero di Natale si è seccato senza nemmeno arrivare a Natale e sembrerebbe che ci siano problemi anche con le luminarie natalizie nel centro di Roma - la cupa previsione del forzista Davide Bordoni -, potrebbero essere smontate prima della fine delle feste per problemi con le ditte".
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